Si è tenuta a Loreo la 668a Fiera di San Michele, una delle più antiche del territorio, fiera che attira migliaia di persone ogni anno.
Fiera di San Michele si tratta di una tradizione che affonda le proprie radici già a partire dalla metà del quattordicesimo secolo. A provarlo è un testamento risalente al 1348 in cui un certo Perazzolo delle Fornaci disponeva legati a favore del priorato di Loreo e, in mancanza di eredi, alla comunità di Loreo e alla chiesa. Il sacerdote doveva fare una carità di uno «staro e mezo de formento e mezo staro de fava venedega e uno bigonzo di vino in la festa de San Michele de ogni anno». Un tempo rappresentava un evento fondamentale per il mercato del bestiame.
Vi accorrevano mercanti dalla Lombardia, dallo Stato pontificio e dal Tirolo per il commercio rinomato non solo di buoi ma anche di una razza di cavalli polesani allevati nel distretto di Loreo e particolarmente atti alla fatica. Sin dalla prima giornata di fiera, che in origine durava otto giorni, si issava il vessillo di San Marco che veniva poi calato solo quando l’ultimo mercante aveva abbandonato la piazza.
Ai giorni nostri la durata della fiera e la sua funzione sono state ridimensionate ma ciò non toglie che annualmente venga riproposto un appuntamento di richiamo nel cuore di Loreo anche per i comuni limitrofi. Oggi si comincerà di buon mattino con le attività organizzate lungo via Roma e sotto gli antichi portici, per proseguire lungo tutta la giornata di domani e per terminare lunedì, ricorrenza del patrono con la processione serale e in chiusura lo spettacolo pirotecnico. L’intera durata della fiera sarà caratterizzata dalle bancarelle nel centro di Loreo e dal luna park.