La nuova sede Emergency come ponte tra culture e per la pace: Il sindaco Brungaro consegna le chiavi dell’ex Cnomv a Cecilia Strada
La nuova sede di Emergency aperta nel complesso Ex Cnomv sull’Isola della Giudecca, data in concessione all’associazione dal Comune di Venezia, sarà un polo espositivo aperto alla città, un centro di formazione per operatori sanitari, mediatori culturali e volontari, un luogo cardine da dove diffondere la cultura della pace e dei diritti umani.
La consegna simbolica delle chiavi da parte del sindaco, Luigi Brugnaro, alla presidente di Emergency, Cecilia Strada, è avvenuta questa mattina con un incontro pubblico svoltosi alla presenza di 200 volontari giunti in Laguna per una “due giorni” di formazione, ma anche di diverse personalità cittadine, tra cui la madre di Valeria Solesin.
“Il Comune ha voluto sostenere con convinzione questa iniziativa – ha affermato Brugnaro – perché quello di Emergency è vero volontariato, che va appoggiato senza se e senza ma. Quelli che l’Amministrazione ha messo in atto sono fatti concreti, perché è davvero un onore avere un centro di Emergency, che tanto ha dato e sta dando al nostro Paese, proprio a Venezia, storicamente luogo di incontro e incrocio di culture. Spero che riusciamo a darci una mano a vicenda affinché questa sede diventi parte integrante della Città, ma sono sicuro che, con queste premesse, si potrà fare molto insieme. Il nostro obiettivo comune è infatti che Venezia, a livello internazionale, possa dare il suo contributo per la pace. Ci sono diverse idee di come ottenere la pace – ha poi specificato il primo cittadino -: per noi significa rispetto delle regole, del diritto, della giustizia. E’ per questo che ci diamo da fare”.
Assieme ad Emanuele Nannini, responsabile della sede per Emergency, l’Amministrazione lavorerà per sviluppare nuove idee da realizzare anche al piano superiore dell’ex Cnomv. “Oggi intanto – ha concluso Cecilia Strada – poniamo simbolicamente la prima pietra per costruire un nuovo ponte a Venezia, un ponte tra culture diverse, un ponte per il rispetto dei diritti umani.”