Una nuova app per “leggere” all’interno dell’autismo, ecco la novità che permetterà ai medici e alle famiglie di vederci più chiaro. Nicola Giacopini, Direttore del Dipartimento di Psicologia Iusve -Istituto universitario Salesiano di Venezia- parla della necessità di affrontare questo disturbo: “non si può più procrastinare,” afferma.
Infatti, il Direttore dichiara che rispetto a passate diagnosi, che contavano all’interno delle scuole dell’obbligo un bambino autistico su 10 mila, oggi si può parlare di di un rapporto di 1 su 100.
La sfida che si prospetta, continua Giacoponi, non va affrontata solo con lo studio e la ricerca, ma anche con la prevenzione e l’educazione: scuole, famiglie, associazioni, devono essere educate ad affrontare l’autismo e ad aiutare chi ne è affetto.
La app, lanciata durante le giornate di convegno organizzate da Iusve, è un metodo di comunicazione diretta tra le famiglie con bambini affetti da autismo e i loro medici e dipartimenti ospedalieri. L’ideatore dell’app, Olivier Bonnot, dell’Università di Nantes, parla di un monitoraggio rivoluzionario dei casi di autismo, che permetterà di vedere all’interno di questa -ancora- misteriosa condizione, molto più rispetto al passato. Attraverso un calendario online, gli eventi, gli episodi della vita del bambino come anche le abitudini saranno segnate e non verranno dimenticate, bensì lette dai medici curanti dando vita ad uno scambio di informazioni, dubbi e domande indispensabile al benessere dei bambini affetti da autismo oggi, e di quelli di domani, conclude Giacopini.