Appello alle segnalazioni in memoria di Cinzia Luison

"Mai più", un evento dedicato a Cinzia Luison, con borse di studio, formazione e sensibilizzazione per contrastare la violenza di genere nel Veneto Orientale

“Mai più” è il titolo dell’evento con cui il Veneto Orientale ha voluto ricordare il femminicidio di Cinzia Luison. La sessantenne spirata sotto i colpi inferti con una bottiglia dal marito il 6 dicembre del 2022 a San Stino di Livenza.

Erogate borse di studio per trasformare in positivo l’evento tragico di Cinzia Luison

Le parole di Siro Martin, Presidente Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia: “Abbiamo voluto organizzare, intanto, un evento tragico per ricordare Cinzia, ma soprattutto, abbiamo voluto dare avvio a un progetto. È un progetto dell’associazione che si occupa della società, anche degli eventi tragici, per trasformarli in qualcosa di positivo, offrendo delle borse di studio a quelli che stanno studiando. Quindi a quelli che stanno che saranno nuovi imprenditori e a quelli che saranno anche la nuova società.”

Nel Teatro Romano Pascutto di San Stino, la Confartigianato ha consegnato le borse di studio ai ragazzi che frequentano gli istituti professionali intitolati “A Cinzia”. Quest’ultima infatti era una donna che si era fatta una brillante carriera come parrucchiera. Il suo salone era stato inserito nella classifica dei 200 migliori di Italia.

L’importanza di lavorare contro lo stereotipo di genere fin dai primi anni di vita

Alla serata ha partecipato la criminologa Roberta Bruzzone per dibattere su come contrastare la violenza di genere.

Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa: “Si forma anche lo stereotipo di genere i tuoi primi tre anni di vita. Quindi bisogna lavorare in maniera diversa. Bisogna lavorare molto prima e bisogna lavorare sulla testa. Dobbiamo entrare nella testa dei genitori. I modelli, una volta acquisiti in una fase così precoce dello sviluppo di un essere umano, è difficile che un bambino così piccolo abbia gli strumenti per resistere a un certo tipo di pressione. E, una volta che quel tipo di modello è introiettato, è difficilissimo metterlo in discussione. Questo il grosso problema che abbiamo.”

“Sentinelle contro la violenza”, un progetto per cogliere i primi segnali

È intervenuto, tra gli altri, anche il Prefetto di Venezia, Darco Pellos, che ha lanciato un appello affinché non si esiti a segnalare i casi familiari difficili. “Abbiamo bisogno di crescere nella nostra attività. Abbiamo bisogno della collaborazione soprattutto dei cittadini perché vengano denunciati tutti gli eventi che, in qualche maniera, possono essere di danno e di turbativa per la sicurezza delle nostre concittadine.”

Confartigianato ha avviato una formazione al suo interno di artigiani in grado di cogliere i segnali di disagi tra i loro clienti attraverso il progetto “Sentinelle contro la violenza”.

Continua Siro Martin: “Con quel progetto, abbiamo tutto il settore del benessere che è sempre a contatto quotidiano con le persone e che possono raccogliere determinati segnali. Ovviamente, questo personale è stato formato e, quindi, riuscirà sicuramente a cogliere quei segnali prima di altri. Quindi portare il nostro contributo a quello che è la legalità e il rispetto della persona.”

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