Con i grandi eventi del settembre veneziano, torna puntuale in laguna AqvArt. Curata da Margherita Blonska Ciardi, architetto e pittrice, ma anche valente organizzatrice di rassegne ricche di proposte originali. Come ben espresso dal titolo, AqvArt lancia un tema preciso agli artisti convenuti da tutto il mondo. Ovvero l’acqua come elemento vitale, linfa inesauribile di una città, come Venezia, che proprio nell’acqua fonda la sua bellezza, la sua economia e la sua storia.
Il frutto di tali suggestioni è quanto si può vedere nella scuola Grande di San Teodoro a Venezia. 18 artisti provenienti da Italia, Stati Uniti, Olanda, Polonia, Lussemburgo, Svezia, Australia e Spagna, diversissimi per tecniche e stili. Raccontano presente e futuro della nostra realtà. Margherita Blonska Ciardi ci aiuta a conoscerli.
Margherita Blonska Ciardi, curatrice AqvArt 2022
“Qui volevo presentarvi un’artista iraniana, che vive e lavora in Australia. Di recente si sta spostando a Roma. Due cigni innamorati, sono talmente innamorati che non vedono che il mare incomincia ad essere di fuoco. Il titolo è “fiamme d’amore”, è una riflessione sul mondo, sul riscaldamento globale, ma anche sulla forza dell’amore che supera tutto.
il precursore dell’Orapismo Krzysztof Konopka e Uri De Beer
Volevo presentarvi un artista che viene dalla Polonia, Krzysztof Konopka, precursore di un nuovo stile di arte contemporanea chiamato Orapismo. ecco le sue parole ”Lasciarsi andare alla nostra incoscienza e alle nostre energie primordiali che permettono di creare delle grandi opere d’arte e delle grandi idee”
Dietro di me potrete ammirare le opere del recentemente scomparso architetto e artista Uri de Beer. Lui aveva questa visione futuristica, si immaginava la città sommerse dall’acqua oppure che sorgono su altri pianeti. E’ una tecnica particolare perchè tutti i progetti sono tridimensionali e fatti con rendering con Autocad, e che lui dopo realizzava facendo sculture in bronzo.
Le parole di Valeria di Sabato ad Aqvart, emergente artista italiana
Ho il piacere di presentarvi un giovane emergente artista italiana Valeria di Sabato, che ci ha sorpreso per la sua particolare ricerca.
”L’uso di questi materiali tra cui la rete è una novità ed è un ricerca molto interessante e stimolante. Si può vedere attraverso di essa come guardare un mare, al di sotto c’è tanta vita. Possiamo creare questi effetti che poi definiscono quello che poi noi siamo infondo.”
Konrad Poniewaz, Alma Sheik e Hernest Zabada
Abbiamo un giovane artista polacco che viene dalla città di Danzica e si chiama Konrad Poniewaz. Le sue opere rappresentano una serie dedicata alla folla che sta aspettando. Sono rappresentati tanti passanti come possiamo incontrare qui a Venezia e sempre anche loro aspettano qualcosa, probabilmente aspettano la felicità quotidiana
Ho il piacere di presentarvi Alma Sheik, che come stile si ispira alle decorazioni delle chiese Veneziane.
Vi presento alcune opere del decano dell’accademia di belle arti di Białystok, Hernest Zabada, il quale fa ricerca molto minimalista del colore ricercando la energia che può dare la gamma di colori. E’ un po’ opcital arts.
Mira de Martino, Goncalves Romero e Karin Monschawer
Questa è un’artista che viene dagli Stati Uniti, si chiama Mira de Martino è di origine Polacca ma vive e lavora in New Jersey. La sua opera si chiama fashionista sarà esposta poi a Dubai e unisce moda e arte
Vi presento un opera Urban Walkers o Streets Walwerks di Jorge Goncalves Romero, un artista Venezuelano che vive e lavora a Vienna e si dedica alla ricerca della società contemporanea doveva vuole catturare la solitudine di ognuno di noi.
Ho piacere di presentarvi una artista del Lussemburgo Karin Monschawer, ha stilwe particolare basato su matematica, digital art e arte del ricamo. Ho creato questo digitalmente facendo dei rombi sempre più piccoli, e alla fine sembra che sia una ragnatela.
Stephanie Holznecht e Ana Andras
“Qui vi presento le ultime tele di Stephanie Holznecht che è un’astrattista americana. Lei ha questa visione minimalista che cerca di catturare il pensiero delle emozioni umane che sono sempre in movimento. La nostra mente non è mai ferma”
Ho piacere di presentarvi Anna Andras. Artista spagnola che vive a Miami e viaggia intorno al mondo facendo diari pittorici di viaggiatrici e artista. Anna dice che è stata qui un anno fa e si è innamorata di questi scorci di Venezia vissuti oggi giorno. Per esempio quando c’è una partita tutti i tifosi con le barche passano sotto Rialto.
Cristine Hilarius e Kinga Lapot Dzierwa
Qui vi presento Cristine Hilarius. Queste opere rappresentano le onde della laguna e le onde piatte che trasmettono questa sinfonia di colori pastello che comunque riprendono colori e medie di Venezia.
Una grande artista che viene dalla Polonia è prof. Kinga Lapot Dzierwa . Lei ha portato una serie di opere intitolate ”ballerine venete”. Per questa manifestazione di Aqvart voleva mostrare quanto può essere bella e elegante una donna messa nella scenografica Veneta, nelle luci di notte o nella gondola conservando sempre mistero e colore, come l’oro di bisanzio.
La laguna veneziana nelle tele di Tamara De Lempicka
Alla quarta edizione di Aqvart, che gode del patrocinio del comune di Venezia, sono esposte anche due serigrafie originali della pittrice polacca Tamara De Lempicka: nei suoi colori, forse, il riflesso di una fascinosa Serenissima.
“Spesso veniva qui come turista, anche amica di Peggy Guggenheim successivamente con suo marito, il barone Von Kaufen. Spesso nelle sue tele ci sono questi grigi, questi blu, verde smeraldo; parlando con la sua pronipote, la signora Marisa Dorempitzka, abbiamo constatato che sicuramente Venezia, dal punto di vista coloristico, ha avuto un’influenza per la scelta delle gamme di colore delle sue tele”.
L’elemento liquido e cangiante è stato rilanciato anche nei passi di danza delle giovani allieve della scuola di Marina Prando che si sono esibite sulle note de “La mer” di Claude Debussy.
Quando e dove vedere Aqvart
Aqvart allestita nel salone espositivo della Scuola Grande di San Teodoro a Venezia è a ingresso libero ed è aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:30 fino a lunedì 12 settembre. Se, come sostengono diversi critici d’arte, le proposte più interessanti si vedono nel fuori-Biennale, Aqvart merita davvero una visita attenta.