Intensificazione dei servizi in corrispondenza del termine della bella stagione, disposta dalla Compagnia Carabinieri di Mestre, nell’ambito di un piano di interventi che proseguirà nei prossimi giorni per aumentare il livello di controllo preventivo nel territorio di competenza e contrastare le situazioni di illegalità. Nel corso delle operazioni – poste in essere da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni – incentrate principalmente nell’area urbana mestrina e nella zona del quartiere Piave (area compresa tra la Stazione ferroviaria – via Trento – via Piave – piazzale Bainsizza – via Miranese) e coordinate su tutto l’entroterra, sono stati controllati decine di soggetti nonché numerosi veicoli.
Spaccio di eroina
Proprio nell’area del “quartiere Piave”, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, a conclusione di un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti, hanno “pizzicato” una coppia di spacciatori, marito tunisino E.M. classe 1993 e moglie italiana B.S. del 1989 attiva nel quartiere con base logistica un appartamento di via Duca d’Aosta, e smantellato un giro di sostanze stupefacenti particolarmente attivo.
A seguito dell’attività di monitoraggio del territorio, infatti, era emersa la sussistenza di una cellula illecita nella zona laterale della famosa arteria cittadina, incentrata su un edificio residenziali come molti altri in zona: all’interno dello stesso, dopo un’attenta attività di osservazione – che ha permesso di accertare la veridicità dei sospetti, con la moglie che rimaneva a casa per coordinare l’attività del marito che usciva in bicicletta per le consegne – gli operanti hanno sorpreso i due in flagranza di reato.
Il soggetto, che utilizzava la bicicletta per gli spostamenti veloci anche in barba a divieti di accesso e zone pedonali, è stato bloccato mentre in sella era appena uscito dal suo “appoggio logistico” evidentemente per una nuova consegna; alla vista dei militari, lo stesso ha provato, in un tentativo estremo, a darsi alla fuga a piedi, venendo però bloccato ed ammanettato poiché opponeva anche resistenza ai militari.
La perquisizione
Bloccato, il soggetto è stato condotto nell’appartamento, dove, alla presenza della moglie ed al termine della perquisizione, venivano rinvenuti in bella vista 130 grammi di Eroina, due grammi di Hashish e 1.600 euro in contanti, tutto ad indicare la fiorente ed avviata attività oltre a tutto l’occorrente per tagliare, pesare e confezionare le singole dosi.
Ad un esame più attento, una banconota da 50 Euro risultava palesemente falsa e verrà esaminata dai competenti uffici per determinarne la possibile origine nonché l’utilizzo.
L’arresto
I due venivano quindi dichiarati in arresto e tradotti in carcere a Venezia, rispettivamente a Santa Maria Maggiore ed alla Giudecca. Lui, già con svariati precedenti in materia di stupefacenti. Lei, nota per reati contro il patrimonio.
Si tratta dell’ennesimo duro colpo inferto dall’Arma di Mestre, anche quest’estate, allo spaccio di eroina sul territorio.
Specifici accertamenti, finalizzati ad individuare ulteriori complici del soggetto ed a chiarire la portata del giro di spaccio, sono tuttora in corso; nel contempo proseguono i servizi di monitoraggio nel territorio, con particolare accento sul contrasto alla diffusione delle droghe, ai reati predatori ed al controllo degli esercizi pubblici