Personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, durante il consueto servizio di prevenzione e repressione dei reati, è intervenuto prontamente per fermare una donna che, poco prima, si era resa responsabile di un furto perpetrato all’interno di un esercizio commerciale ubicato nella stazione ferroviaria di Venezia S. Lucia. La ladra, infatti, dopo essersi aggirata all’interno del negozio, ne era uscita impossessandosi di un maglione; il dispositivo antitaccheggio, tuttavia, aveva fatto scattare l’allarme.
Il furto
All’arrivo degli Agenti della Polizia Ferroviaria la predetta, nonostante avesse riconsegnato il capo di abbigliamento, continuava a manifestare segni di nervosismo; nell’uscire dal negozio, infatti, l’allarme suonava nuovamente, tanto da far presupporre agli operanti che la stessa occultasse altra refurtiva all’interno della borsa in suo possesso.
Il controllo
La donna, pertanto, è stata invitata a seguire gli Agenti presso il vicino ufficio della Polizia Ferroviaria, dove, aprendo la borsa per il controllo, è risultata essere illecitamente in possesso di vari capi di abbigliamento, oltre che di costosi profumi e di cosmetici, ancora provvisti di dispositivi antitaccheggio.
A seguito dell’attività di indagine, espletata dal personale Polfer, è emerso che quanto rinvenuto era stato sottratto da vari esercizi commerciali, non solo della stazione ferroviaria, ma anche di altre zone turistiche della città lagunare.
La denuncia della ladra
I successivi accertamenti hanno consentito di identificare compiutamente la predetta: una quarantacinquenne pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, oltre che destinataria di un “Avviso orale del Questore” con cui le era già stato intimato di tenere una condotta conforme alla legge per non incorrere in misure più restrittive.