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Uffizi, Schmidt: l’arte sottratta all’Italia

Schmidt chiede ai tedeschi la restituzione di un’opera italiana. Si apre una nuova prospettiva per l’arte sottratta all’Italia?

Il 1 gennaio 2019 Schmidt, direttore del Museo degli Uffizi di Firenze, rilascia un messaggio trasmesso da tutte le televisioni del mondo. Chiede ai tedeschi la restituzione di un quadro sottratto da Palazzo Pitti durante l’occupazione nazista.

Il Fatto si chiede se sarà l’inizio di un nuovo impegno nella restituzione all’Italia di tutte le opere perse, come ad esempio L’atleta di Lisippo. La Cassazione ha confermato che l’opera è stata sottratta illegalmente, ma il museo che la possiede non la restituirà.

Bisogna prendere atto che l’arte quando si scontra con interessi diplomatici, economici e politici perde sempre la sua battaglia. Di fatto l’Italia rinunciò a suo tempo a far valere i suoi diritti alla restituzione delle opere. Ma questo messaggio apre forse la prospettiva di un cambiamento.

Se il Ministero per i Beni Culturali e i singoli musei assumessero l’iniziativa diplomatica. Potrebbero ad esempio negare il prestito di opere per le mostre ai musei che si sono rifiutati di restituire l’arte sottratta.

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