Asia Argento controbatte a Salvini, e la Deneuve si vende i Saint Laurent

Asia Argento torna a battibeccare con il ministro Salvini, mentre la sua “nemica” Catherine Deneuve mette all’asta il guardaroba firmato Yves Saint Laurent.

Asia Argento ha risposto alla provocazione del ministro dell’interno e leader della Lega Matteo Salvini con un’altra provocazione: «E se invece decidessi di esserci?». Reclutata, suo malgrado, come testimonial – in qualità di “nemica”, insieme a Renzi, Boldrini, Fazio e tanti altri “sinistrorsi” – per la manifestazione del Carroccio l’8 dicembre a Roma, con lo slogan «Lei non ci sarà», l’attrice ha diffuso un manifesto ritoccato con la domanda a cui, almeno finora, il vicepremier non ha ancora risposto.

E se non è dato sapere se lo farà in futuro, di certo c’è che fra i due i rapporti non sono per nulla idilliaci e che sui social si è già consumato qualche botta e risposta al vetriolo, tra un “#Salvinimmerda” da una parte e “kompagna sfigata” dall’altra.

Qualche mese fa, all’inizio di un anno che per un motivo o per l’altro l’ha sempre vista in primo piano, Asia aveva attaccato – per il famoso appello contro il movimento #metoo – la collega francese Catherine Deneuve, che mette all’asta il suo guardaroba firmato Yves Saint Laurent. Si parla di 300 capi, tra cui 180 tra cappotti, tailleur e abiti firmati che saranno battuti all’asta il 24 gennaio nella sede parigina Christie’s, mentre i rimanenti 120 lotti saranno offerti al pubblico tramite una vendita online a cui si potrà accedere con offerte e rilanci dal 23 al 30 gennaio.

La lunga amicizia, e collaborazione professionale, con Saint Laurent iniziò nel 1965, quando la 22enne Deneuve fu invitata a un ricevimento della regina Elisabetta II, e si fece confezionare l’abito dal noto stilista, che da allora l’ha vestita più volte anche sul set cinematografico, ad esempio disegnando gli abiti indossati nel celebre Bella di giorno, diretto da Luis Buñuel nel 1967.

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