Assicurazioni: la situazione si aggrava e i cittadini rischiano grosso
Malassicurazione: oggigiorno se ne parla veramente poco. Eppure i rapporti ben poco amichevoli che si creano fra assicurato e compagnia assicurativa sono sotto gli occhi di tutti, come ci ricorda il Dr. Milanesi. Oramai le assicurazioni considerano l’assicurato come un “nemico” da dover combattere e da, ovviamente, non dover risarcire. Si tratta quasi di una vera e propria “guerra” sul bene salute, che tuttavia non dovrebbe essere minimamente barattabile con del denaro. Eppure i casi continuano ad essere molti ed anche piuttosto eclatanti: il Dr. Milanesi ne cita due. Il primo riguardante un operaio bresciano che, cadendo all’interno di un contenitore colmo di acciaio liquido, muore sul posto di lavoro lasciando una moglie ed un figlio ed una liquidazione ancora non saldata da ben 4 anni. Il secondo riguardante invece una signora di Fossalta che, attraversando le strisce in sella alla bicicletta, viene investita da un centauro. In entrambe le situazioni, assistiamo a quanto le assicurazioni cerchino qualsiasi cavillo pur di evitare di liquidare i “danneggiati”: per l’operaio bresciano a causa del disaccordo fra le parti, mentre per la signora di Fossalta per il non essere scesa dalla bicicletta prima dell’attraversamento pedonale. Eppure sarebbe sufficiente pagare almeno quegli importi obbligatori garantiti dalle tabelle del 2001. Ma purtroppo, sia che si tratti di danni minori che di danni maggiori, sia che si parli di piccole compagnie o di grandi compagnie, i tempi di liquidazione risultano essere lunghissimi. E tutto questo a discapito dei cittadini. Se passerà il nuovo disegno di legge sulle assicurazioni, spiega ancora il Dr. Milanesi, si abbatteranno nuovamente di quasi il 30% i pagamenti grazie all’introduzione di nuovi parametri fissi, che faranno risparmiare milioni di euro agli istituti assicurativi.Difatti, il governo sembra stia cercando di abbattere anche queste “spese”, disinteressandosi quasi del benessere del cittadino e spazzando via tutti i progressi fatti nell’ultimo decennio.