“Difficile raccontare una figura carismatica come quella di Emilio Vedova nello spazio episodico di un a mostra temporanea. Alla complessa e proteiforme personalità dell’artista veneziano si addice di più l’ampiezza di una visione sistematica, quella di un museo”, lo afferma Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedona.
L’artista veneziano
Emilio Vedova nasce a Venezia in un ambiente umile ma trova negli anni il suo spazio nel mondo dell’arte informale, affermando una personalità complessa e poliedrica.
Novità per la Fondazione Vedova
Sono molte le attività che la Fondazione sta progettando nel periodo che si inaugura alla conclusione della quarantena e nonostante il Covid-19 abbia determinato la perdita di un membro importante, il curatore Germano Celant. La Fondazione attende tuttavia, l’arrivo nell’amministrazione di Philip Rylands che lavorava per il Guggenheim Museum. Tra le altre novità, oltre alla possibile pubblicazione di un libro, si attendono due mostre una a Vienna e una a Venezia nel 2020 e il 2021 che ospiteranno alcune opere inedite tra cui i primi lavori di Vedova.