Fare gli agenti accertatori. Un lavoro duro e pericoloso.
In questa puntata di AVM Holding parliamo degli agenti accertatori (quelli che noi utenti chiamiamo comunemente “controllori”). All’interno dell’azienda ce ne sono circa 80, che seguono periodicamente sia corsi d’aggiornamento che corsi d’addestramento, questi ultimi alle volte addirittura in collaborazione con i Vigili Urbani. Sicuramente fare il controllore è un lavoro molto delicato, che suscita la diffidenza di molti utenti e che richiede parecchia mediazione. Di solito, la direzione predispone delle squadre, formate di solito da 3 persone, che hanno il compito di controllare la regolarità dell’utenza sull’intera rete dell’ACTV. Il controllo avviene in questo modo: l’agente accertatore, che quando svolge il proprio lavoro è da considerarsi un vero e proprio agente di polizia amministrativa, avente quindi il diritto di richiedere generalità e documenti, richiede il titolo di viaggio all’utente e lo appoggia su un apposito strumento, il palmare, in grado di rilevare la validità del biglietto o dell’abbonamento. In caso di irregolarità, l’utente può pagare la multa sia al momento, con addebito su POS o carta di credito, oppure successivamente tramite l’emissione della multa cartacea. I controllori ci confidano che le zone più “calde” sono sicuramente quelle della riviera del Brenta e quella del miranese e che molto spesso essi sono costretti ad affrontare comportamenti molto scorretti da parte dei viaggiatori, persino la fuga. Le scuse per le irregolarità poi sono le più svariate, dalla moglie in ospedale fino alla macchina che si è rotta pochi minuti prima. Per diventare un agente accertatore però la strada è lunga: prima bisogna sostenere un esame indetto dalla provincia, che rilascia un patentino apposito, e poi si devono seguire numerosi corsi d’aggiornamento e linee guida appositamente strutturate per fornire al personale competenze anche di natura psicologica, necessarie per potersi relazionare con qualsiasi cliente si trovi a bordo.