Si sta battendo affinché non si archivi una vicenda che vale 700 mila euro. Questa è la somma che la madre morta a 91 anni nel 2017 ha speso in soli sei anni dal 2007 al 2013 per colpa delle badanti.
La truffa delle badanti
Secondo il figlio, la badante e altre due sue assistenti avevano circuito la signora benestante presso cui lavoravano in centro storico.
La difesa
Il sostituto procuratore Alessandro Tavernesi ha chiesto per ben due volte l’archiviazione del fascicolo perché attraverso le indagini si è fatto l’idea che la donna era abituata ad un tenore di vita piuttosto elevato. La difesa delle badanti sostiene che gli 8 mila euro prelevati in contanti ogni mese erano necessari al pagamento degli stipendi delle tre donne e che le altre somme ritirate servivano per le esigenze della signora e per le ricompense che la donna elargivano alle sue assistenti in segno di ringraziamento per l’affetto e la cura con cui si occupavano di lei.
Le prove
L’avvocato del figlio invece ha evidenziato che parte del denaro è stato usato dalla badante per pagare le vacanze alla sua famiglia o per fare spese personale al supermercato e ha annunciato di aver attivato la procedura per citare in tribunale l’istituto bancario che continua a consegnare ingenti somme all’anziana fino al 2103. A bloccare la procedura fu l’arrivo di un nuovo direttore il quale avvisò il figlio dell’anziana provocando la nomina di un amministratore di sostegno.