C’è il sigillo di Pecco Bagnaia nell’ultimo Gp della stagione del motomondiale. A Valencia il pilota Ducati doveva difendere 14 punti da Jorge Martin il che significava non andare oltre del quinto posto. Il campione del mondo in carica non si è accontentato. Fuori Martin dopo sei giri si è andato a prendere anche Valencia conquistando il Gp con 120 millesimi di vantaggio su Fabrizio Di Giannantonio e .400 su Zarco. Poi Binder, Marquez, Fernandez, Morbidelli, Espargaro, Marini e Vinales.
Primi giri agitati quelli del GP di Valencia. Sul circuito dedicato a Ricardo Tormo, Jorge Martin è finito fuori gara dopo un contatto con Marc MArquez e, nei fatti, ha consegnato il secondo titolo mondiale consecutivo a Francesco Bagnaia. Troppa la foga dell’iberico, non in grado di gestire la pressione di una corsa così importante.
Bagnaia subito in testa
Scattato dalla pole-position per la penalità a Maverick Vinales, Bagnaia si è portato subito in testa e Martin si è messo in marcatura del centauro italiano. Nel secondo giro, l’iberico ha azzardato una frenata troppo profonda in curva-1, con il rischio di tamponare Pecco. Rientrato in pista in maniera anche un po’ scriteriata, Martin si è trovato in ottava posizione.
In scia alla Honda di Marc Marquez il crash nella quinta tornata: altra frenata super azzardata di Martin in curva-4 e tamponamento chiaro ai danni di Marc. Da quel momento in poi a Bagnaia basta controllare. Prima scivola di posizioni, poi risale fino alla terza piazza.
Caduta di Miller
Caduta di Miller alla curva 10, adesso Bagnaia è in prima posizione. Al sedicesimo giro caduta di Miller alla curva 10, Bagnaia è in prima posizione. Da quel momento la cavalcata vincente sino al termine.