Gli incontri di Papa Francesco in Veneto
Dopo aver visitato il padiglione della Santa Sede della Biennale d’arte di Venezia, La Giudecca nella cappella interna dell’Istituto e la Chiesa della Maddalena delle Convertite, il Pontefice si recherà il 18 maggio a Verona. La visita è stata definita come un incontro sulla pace all’Arena.
In entrambe le città è stato programmato un contatto con chi vive l’incubo della carcerazione: a Venezia tra le detenute della Giudecca e a Verona nel carcere di Montorio. Lo scopo è attirare l’attenzione su un mondo che si tende a non guardare e che ha già registrato una trentina di suicidi da gennaio ad oggi in tutto il Paese.
L’intervento del Pontefice in piazza San Marco
L’importanza della visita a Venezia rimane, però, legata ad una nuova politica avviata dal pontefice, ossia quella di incontrare gli artisti e la loro arte. 6 anni prima, nel 2018, la Santa Sede aveva partecipato alla Biennale di architettura con un padiglione nell’Isola di San Giorgio. Domenica è avvenuto il secondo contatto con la Biennale, ma con il Papa in persona. Il titolo del padiglione, “Con i miei occhi”, rinvia, ha spiegato Papa Francesco, alla necessità di tutti di essere guardati e di spingere tutti a guardare in se stessi, Gesù era il maestro perenne.
Durante la celebrazione della messa, il Pontefice ha ricordato anche i danni sociali legati all’overtourism a Venezia. Il patriarca Moraglia, a sua volta, ha raccontato al Papa la storia di una delle icone più amate dai veneziani, che è stata portata accanto a lui sul palco e che vigila dal 1200 sulla pace, oltre che sulla salute. Le parole di Moraglia: “L’icona della Madonna della Salute è chiamata mediatrice di pace, perché dinnanzi ad essa si pose fine alla guerra durata più di mezzo secolo tra Venezia e Candia. Caro Papa Francesco, la Madonna della Salute La accompagni sempre.”
A proposito di pace, non potevano essere dimenticate le guerre in corso. Continua: “Penso alla martoriata Ucraina, alla Palestina e a Israele, alle tante popolazioni che soffrono a causa di guerre. Il Dio della Pace illumina i cuori perché cresca in tutti la volontà di dialogo e di riconciliazione. Vi porto con me nella preghiera e anche voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me perchè questo lavoro non è facile.”
GUARDA ANCHE: In 100 giovani contro il ticket d’accesso