Popolare di Vicenza: il divorzio dalla Cattolica manda in rosso il semestre. Verso la revisione del piano
Non si profilano buone notizie sul fronte della banche Venete. Il primo semestre della Banca Popolare di Vicenza si è chiuso con una perdita di 800 milioni e si pensa ad altri tagli. Sui conti dell’istituto veneto pesa soprattutto il divorzio (costato 313 milioni) da Cattolica Assicurazioni che ha deciso di rompere l’alleanza distributiva. Non solo. La Banca Popolare di Vicenza ha svalutato per 230 milioni circa la partecipazione del 15,07% della compagnia veronese e ha accantonato 80,9 milioni per rischi e oneri connessi all’eventuale esercizio del diritto a vendere da parte di Cattolica le partecipazioni del 60% delle joint venture Berica Vita, Cattolica Life Dac e ABC Assicura.
Sempre ieri, intanto, proprio il cda di Montebelluna ha deciso di istituire un fondo di solidarietà per gli azionisti che sono venuti a trovarsi in una condizione economica di difficoltà a causa del crollo del valore delle azioni. Il fondo sarà alimentato dalla cessione di beni quali, ad esempio, l’aereo un tempo usato dall’ex ad, Vincenzo Consoli, quadri e arredi di valore, auto di lusso e beni non funzionali all’attività bancaria.