Il Colonnello Claudio Lunardo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, è venuto a parlarci dell’operazione, di cui ha parlato tutta l’Italia. Operazione messa in atto contro la ormai famosa banda rom “dell’abbraccio“. La banda avvicinava, soprattutto gli anziani, strumentalizzando la loro età per approfittarne e rubarne oggetti preziosi, in particolare orologi.
Le operazioni
Le indagini sono partite dalla stazione del comune di Stra (VE) dall’arma dei Carabinieri, per poi allargarsi ad altre province, riuscendo a raccogliere sempre più informazioni. Fino a giungere ad un’indagine più complessa e dai risvolti europei.
Come afferma il Comandante, la tecnica usata dai ladri era quella dell’abbraccio, in cui alcune donne rom romene, approfittavano della debolezza delle fasce più deboli. Raggirandogli e distraendoli, riuscivano con mosse veloci a rubare oggetti personali, come orologi o collane.
La banda dell’abbraccio e le indagini a Venezia
L’organizzazione, secondo quanto riporta il Comandante, era ben diffusa in Europa, e i suoi componenti si spostavano veloci tra i vari paesi. La banda oltre all’Italia operava in vari paesi europei: come Spagna, Regno Unito e Germania, racimolando cifre incredibili. I carabinieri infatti hanno sequestrato 13 milioni di euro di solo autovetture, più di 1600 intestate a 6 prestanome, poi difficilmente rintracciabili per le indagini, proprio perché fittizi.
Per quanto riguarda Venezia gli indagati dalla procura di Venezia sono complessivamente 42, di cui 10 sono sottoposti a misure di ordinanza di custodia cautelare personale, sugli altri comunque si hanno elementi per portargli in giudizio. 60 sono invece le persone su cui i Carabinieri stanno indagando, in stretto contatto con la Polizia spagnola, romena, tedesca, con una coordinazione a livello europeo.
E’ pur vero che, nonostante alcuni membri siano stati presi in custodia, rimane la possibilità che la banda sia ancora operativa. Il Colonello Lunardo sottolinea come la loro capacità di sapersi muovere velocemente e costantemente renda difficile alle forze dell’ordine rintracciarli e catturarli.
I numeri
Sono stati messi a punto circa 102 casi di furti e rapine. 1665 auto da sequestrate in 10 stati europei, fittiziamente intestate a prestanome, di cui 400 già sequestrate e le altre inserite in una banca dati e tuttora ricercate. 3 mandati di arresto europeo eseguiti a Londra (UK), Manchester (UK), Barcellona (E). 42 gli indagati dalla procura di Venezia.
13 milioni, gli euro sequestrati dalle forze dell’ordine alla banda, soprattutto in autovetture.