Basilica di San Marco: aiuti per il restauro dopo l’acqua alta

La Basilica di San Marco si sta leccando le ferite ha bisogno di finanziamenti per riparare i danni dell'acqua alta ma anche per costruirsi nuove protezioni. Sta elaborando un'app per far pagare il biglietto ai turisti per fornire loro l'ingresso prenotato

Il procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, parla dell’importanza storica e artistica della Basilica di San Marco e di come la sua bellezza sia stata danneggia, e sia ancora a rischio, a causa dell’ultima “Acqua Granda”.

La Basilica di San Marco

Non solo i mosaici, ma anche le colonne e i preziosi pavimenti hanno subito consistenti danni e, a causa del forte vento, per la prima volta anche le cupole sono state rovinate. Per questa ragione il procuratore fa appello alla popolazione perché contribuisca al restauro della chiesa simbolo della città e alla costruzione di nuove e più efficienti barriere che possano impedire in futuro nuovi danni dovuti alla salsedine.

Per la salvaguardia e il restauro è già in corso un piano decennale, da 50 milioni di euro, ma c’è la necessità di coprire i costi dovuti hai danni straordinari fin’ora certificati, quelli per l’innalzamento della barriera situata a protezione della cripta e per la costruzione di una seconda in vetro a protezione della parte frontale. Un aiuto concreto può essere dato visitando la Basilica, i biglietti saranno acquistabili già da Aprile, per chi prenota online o con un app.

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