I procuratori della Basilica di San Marco puntato sulle prenotazioni online per gestire al meglio il flusso di visitatori giornalieri
Doveva partire già da quest’anno lì’obbligo della prenotazione per la visita della basilica di San Marco, ma i procuratori, coloro cui compete la tutela e la manutenzione dell’edificio, non sono riusciti ad organizzarsi in tempo. Carlo Alberto Tesserin, uno dei procuratori più determinati ad eliminare i serpentoni di turisti sul sagrato della chiesa annuncia la bigliettazione elettronica a partire dal prossimo anno.
Lo ha fatto durante il convengo svoltosi sabato a palazzo Ducale e dal titolo la basilica del terzo millennio. “Ci aiuterà la tecnologia” ha dichiarato “si è reso necessario un gran lavoro con le agenzie e altri soggetti interessati alla gestione dei turisti”. A regime si entrerà soltanto con una prenotazione relativa ad una determinata fascia oraria e sarà previsto anche il contingentamento dei tempi di visita.
Il provvedimento ha l’obiettivo di trasformare il turismo in una opportunità per la basilica e non in una calamità. Prendere d’assalto la città e la basilica non è utile a Venezia, ma neanche ai visitatori che finiscono con il perdere tempo prezioso in coda soffrendo sotto il sole o sotto la pioggia anziché andare a visitare altri angoli della laguna.