Bassano, un reparto per piccoli pazienti oncologici

Il nuovo reparto oncologico pediatrico a Bassano del Grappa offre comfort e vicinanza alle famiglie, grazie all'innovativo progetto della Fondazione OTB

 È stato inaugurato oggi nel Veneto nell’ospedale San Bassiano a Bassano del Grappa un nuovo reparto per piccoli pazienti oncologici.

Il nuovo reparto finanziato dalla OTB Foundation a Bassano

È innovativo perché consente ai genitori di stare loro vicini nei momenti più difficili ed è nato da un’idea del primario di pediatria Davide Meneghesso che, su 300 pazienti ricoverati, ne ha almeno 25-30 con questa patologia.

L’idea di rendere gli spazi accoglienti per fornire benessere a nuclei familiari che hanno bisogno di serenità è stata raccolta da OTB Foundation, di cui è presidente Renzo Rosso. E sono stati trovati i fondi necessari, ossia 170 mila euro.

Renzo Rosso: “Tutto viene curato dalla fondazione, da me e mia moglie. Io faccio parte della fondazione, però in questo caso la mia mano è quella creativa. Quindi dà un po’ di calore, un po’ di gioia, un po’ più di intrattenimento per queste stanze. Queste sono le stanze dove la gente soffre e dove i genitori devono passare tanto tempo per assistenza ai loro bambini. Per cui, avere un ambiente un po’ più gioioso, che ti dà una mano a passare a mettere la giornata.”

Questo nuovo reparto di oncoematologia pediatrica costituisce una novità nella regione perché è stato creato in un ospedale di prossimità spoke, per consentire ai piccoli pazienti di essere più vicini a casa al momento delle cure. E naturalmente è agganciato ai due grandi centri di riferimento negli Hub di Padova e Verona.

Le sfide alla sanità veneta e nazionale

Le parole di Luca Zaia: “Ringrazio Renzo Rosso e Arianna Alessi con la loro fondazione OTB perché ancora una volta vogliono essere presenti anche loro a fianco di questa grande sfida che è quella della sanità. Una sanità complessa perché la sanità del Veneto ha 68 ospedali, 64 mila dipendenti, dei quali 12 mila medici. È una sanità che eroga ogni anno 80 milioni di professioni sanitarie.”

“Stiamo investendo in tutti gli ospedali, questo compreso. Si sta facendo in maniera tale che si crea una rete, questa ne è una dimostrazione, la rete oncologica Veneta. Cioè essere curati come pazienti pediatrici oncologici a Bassano, piuttosto che a Padova o a Verona è la stessa cosa. La rete è identica. Dall’altro, ovviamente oggi paghiamo la mancanza dei medici. La sbagliata programmazione oggi porta questo paese, l’Italia, ad avere 50 mila medici in meno rispetto ai fabbisogni. E dei 50 mila 3 mila mancano in Veneto. Tant’è vero che noi abbiamo assunto più di 3.500 dipendenti nella sanità, ma di medici dal 2019 ad oggi ne abbiamo persi 250.”

“Noi facciamo un concorso ogni tre giorni e abbiamo dei concorsi letteralmente deserti. Nel senso che oggi veramente mancano i medici. Io spero che eliminino velocemente il numero chiuso. Quindi questo test è assurdo di ammissione dei ragazzi diciottenni. E che i ragazzi vengano selezionati nel corso delle sale operatorie. Perché è assurdo mandare a casa con il test un ragazzo che vuole tentare di fare medicina e poi ci si ritrova che è scartata una persona che poteva diventare un grande chirurgo o un grande operatore sanitario.”

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