La Guardia di Finanza dichiara guerra ai B&B abusivi, con un software creato appositamente che incrocia i dati del Comune, dell’Agenzia delle Entrate, e delle pagine web che offrono locazioni turistiche. E scovano nel centro storico veneziano 15 strutture abusive.
Le indagini effettuate
Il giro di vita è iniziato in queste settimane, e durerà per tutta l’estate. I finanzieri del comando provinciale di Venezia sono costantemente al lavoro. Confrontano l’elenco fornito da Ca’ Farsetti delle strutture che pagano l’imposta di soggiorno, con la lista di chi dichiara reddito derivante dall’affitto di stanze a turisti. Confrontano, inoltre, le banche fiscali in loro possesso, e gli annunci che compaiono nei siti dedicati alla pubblicità di strutture ricettive.
A questa trama piuttosto fitta di informazioni, gli investigatori aggiungono i dati raccolti da questionari. Questi vengono fatti compilare ai turisti in partenza, e viene chiesto loro di indicare dove si è soggiornato.
I 16 B&B abusivi a Venezia
Così non solo sono state trovate i 15 B&B abusivi che evadevano le imposte, tra cui quella di soggiorno. Ma anche una struttura in terraferma gestita da un italiano. E sono state emesse sanzioni per 160 mila euro.