Con Benno Albrecht, rettore dello Iuav, analizziamo nel dettaglio il progetto “Venezia Come Boston”. Tra il polo universitario e una realtà composita come Porto Marghera, che tipo di effetto benefico ne può derivare? Dal punto di vista pratico qual è l’effetto che il polo industriale può avere, in città?
Benno Albrecht, rettore Iuav
“Abbiamo molti spazi, molte chance e possibilità. Possiamo avere tanti progetti pilota, proviamo questa cosa in un pezzo. Proviamo l’idrogeno se funziona, verifichiamo sul luogo, misuriamo e vediamo chi ha ragione. Una sperimentazione sul campo e possiamo averlo”.
Effetto benefico
“Possiamo fare gli studi sul mare, studiando sul mare. Abbiamo queste grandissime chance, possiamo studiare arredo navale, stando in un’aula che galleggia. Abbiamo campi specifici a cui ci è più semplice accedere: campi della cultura, delle trasformazioni dell’ambiente. Chi più della Repubblica è riuscita a maneggiare l’ambiente”.
“Abbiamo alle spalle una storia, molto forte che ci permette di essere competitivi. Quello che dobbiamo avere è la voglia di osare. E’ una scommessa da fare, la finestra temporale è molto piccola bisogna decidere in tempi molto brevi. In un momento in cui i cambiamenti sono molto veloci, penso che bisogna approfittare di questa condizione”
Tra università e turismo
Tra polo universitario e turismo, questa interazione come la immagina?
“Penso che sia estremamente positiva, gli svedesi quotano 20% l’indotto dato dal turismo delle famiglie che vanno a visitare. L’università si porta dietro una quota di turismo, questo è possibile. Facciamo a Ca’ Foscari, studi sul turismo. Possiamo essere all’avanguardia da questo punto di vista, tutti possono venire a vedere quello che si fa bene e quello che si fa male. Perciò l’interazione è assolutamente semplice, anche dal punto di vista della residenzialità”. GUARDA ANCHE: Benno Albrecht: il rapporto tra IUAV e le altre realtà veneziane
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