La sostenibilità richiede tempo, basti pensare all’idea alla base della fondazione di Slow Food. Bisogna cambiare il ritmo della natura e del rapporto tra uomo e natura, per arrivare a creare un ambiente più sostenibile, in questo caso sull’alimentazione. Sostenibilità va a pari passo con la lentezza. Chiediamo a Benno Albrecht, rettore IUAV, se viene male interpretata questa sostenibilità quanto ci mettiamo a costruire questo polo?
Benno Albrecht, rettore IUAV
“Non è lentezza, è tempo lungo, è previsione di lungo periodo. Se noi dobbiamo fare le previsioni sui nostri mandati, sono corti. I mandati della politica sono ancora più corti. Se noi ragioniamo solamente sui mandati della politica sono molto corti”.
“Ma Venezia, la Repubblica, aveva già pensato che c’erano dei problemi. Adolfo de Bérenger scrive un bellissimo libro su come la Repubblica gestiva le foreste. Le foreste erano importanti: si facevano le barche, si costruiva la città e ci si riscaldava. Però Venezia non aveva foreste qui vicino, doveva gestirle anche molto distante. Le foreste si gestiscono su tempi lunghi: 25 o 50 anni prima che crescano gli alberi. Perciò sono così importanti, così essenziali per la Repubblica. E’ così di vitale importanza saperle gestire bene, al massimo grado, che non possono essere gestite dalla politica. Devono essere gestite da un altro organo che abbia un tempo di vita lungo, come la magistratura. La magistratura della legna riesce a gestire cose di questa difficoltà e di questa importanza”.
“Noi, in Italia e nel mondo occidentale, siamo nello stesso problema. Abbiamo bisogno di authority che riesca a gestire i processi climatici di lungo periodo in altra maniera. Noi non siamo ancora tarati su questo ordine temporale. Su questo ordine temporale dovremo tararci dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista progettuale. Il budget di un mio progetto non sarà più il budget qui e ora. Se lei mi dice – quanto costa la mia casa? – io le dovrò dare il costo a 10 anni o a 20 anni. lei giudicherà il costo a 20 anni. Questo cambia completamente tutti i parametri. Come una volta non ci interessavamo del consumo di benzina di una macchina, adesso invece abbiamo imparato. E’ la stessa cosa”.
La programmazione a lungo termine, collegata all’istituzione della magistratura e di authority con le mani libere. Pur rimanendo responsabili individuati in maniera precisa, grazie a questa responsabilità hanno anche un potere di esercizio. Come facciamo a superare gli aspetti burocratici?
“L’università è un’istituzione di lungo periodo. Adesso abbiamo festeggiato gli 800 a Padova. Lo IUAV ha 100 anni perciò siamo ancora quelli giovani. Possiamo lavorare strutturalmente sui tempi lunghi e possiamo avere responsabilità sui tempi lunghi perciò questo non è un problema”.
Un Commento