“Se penso che solo tre mesi fa a chi ci chiedeva se la stagione poteva partire non sapevamo davvero cosa rispondere. Oggi non facciamo i salti di gioia ma le presenze turistiche sono significative e fanno ben sperare anche per il mese di settembre”. Con queste parole del sindaco di San Michele al T./Bibione e presidente dei Sindaci della Costa veneta Pasqualino Codognotto ben si riassume il momento positivo per il turismo nella località balneare di Bibione ma più in generale in tutta il litorale veneto.
Bibione
“Siamo vicini al tutto esaurito – attorno all’85/90 per cento delle prenotazioni – restano poche camere per Ferragosto” conferma Silvio Scolaro presidente dell’Associazione Bibionese Albergatori che è in costante
collegamento con il sistema H-Banchmark che permette di “fotografare” la situazione reale delle prenotazioni. Altri numeri importanti sono quelli che riguardano l’arrivo di turisti dall’Austria e dalla Germania e del mercato straniero per 20/30 per cento e che le strutture turistiche in generale sono alla ricerca di almeno un centinaio di addetti qualificati (cucina, bar, sala da pranzo, pulizie). Scolaro ha aggiunto: “Inutile nascondere che stiamo vivendo una stagione complessa, diversa dalle altre. Quest’anno la gente prenota un giorno prima, gli anni scorsi almeno un mese prima perché fino all’ultimo valutano la situazione che è sempre in divenire. Siamo comunque fiduciosi perché ricordo che in maggio regnavano solo incognite e perplessità anche sull’apertura delle nostre stesse attività”.
L’emergenza
Codognotto ha aggiunto: “Abbiamo lavorato in un clima di piena emergenza per far si che la stagione potesse ripartire. E’ emerso il gioco di squadra con tutte le Istituzioni e le categorie economiche per fare in modo di impostare condizioni dettate dai protocolli sanitari a garanzia delle migliori condizioni di sicurezza. Oggi uno dei più importanti osservatori nazionali del mondo balneare pone la questione sanitaria ai primi posti tra i fattori di scelta del turista.
Quando anni fa abbiamo fatto indagini attraverso questionari per vedere e capire l’importanza della sicurezza sanitaria sulle scelte per le vacanze la gente già la poneva ai primi posti ma non veniva interpretata come oggi. Oggi ai nostri ospiti non basta la percezione della stessa ma vedono piuttosto la concretezza delle azioni poste in essere per attuarla e, come è giusto che sia, criticano le eventuali mancanze. A proposito di queste ultime, cioè delle possibili imperfezioni nel sistema, ricordo che stiamo tutti lavorando – pubblico e privato – con meno personale e meno mezzi perché, come ho detto, non c’erano le condizioni e i tempi per una effettiva programmazione. Accettiamo quindi anche le critiche costruttive ma nel contempo chiediamo a tutti la massima collaborazione.”