Si è conclusa ieri, 25 settembre 2022, la 66^edizione del Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Quest’anno, per mano dell’organizzatrice Lucia Ronchetti, la Biennale Musica era incentrata sulle forme di musica sperimentale. E’ stato il compositore Giorgio Battistelli ad aggiudicarsi il Leone D’Oro alla carriera, mentre l’ensembe Ars Ludi ha vinto il Leone d’Argento.
Biennale Musica: Giorgion Battistelli vince il Leone D’Oro
Giorgio Battistelli aveva inaugurato il Festival il 14 settembre sul palco del teatro La Fenice esibendosi nel ruolo inedito di regista per poi chiudere le giornate della Biennale proprio ieri, con la rivisitazione del suo celebre Experimentum Mundi.
Il premio, conferitogli dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, ha voluto celebrale “il suo lavoro di teatro musicale sperimentale e la sua intensa produzione operistica, realizzata dalle più importanti istituzioni europee”.
Una lunga carriera
Giorgio Battistelli vanta una lunga carriera in campo musicale che affonda le sue radici già negli anni Settanta. Grande sperimentatore, Battistelli ha composto opere all’avanguardia per quanto riguarda la teatralità del gesto esecutivo e la teatralizzazione del suono. Experimentum Mundi è forse la sua opera più celebre, messa in scena nei teatri d’Europa, Asia, Oceania e America del nord per un totale di circa 400 rappresentazioni. Si tratta di una composizione per un attore, otto voci naturali di donne, sedici artigiane e un percussionista. Un insieme di suoni originale e creativo che ha ribadito il successo del suo compositore dopo la premiazione.
Gli Ars Ludi vincono il Leone D’Argento
Gli Ars Ludi si sono, invece, aggiudicati il Leone d’Argento “per il virtuosismo esecutivo e la capacità di trasformare il mondo percussivo in un’avvincente Machina Mundi”.
L’ensemble è composta da tre percussionisti: Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri, Il Consiglio di Amministrazione della Biennale li ha definiti “ideali interpreti del nuovo repertorio di teatro strumentale, musicisti istrionici e carismatici che trasformano ogni trama percussiva in un evento carico di teatralità, contribuendo a creare una nuova visione della produzione musicale contemporanea dove le partiture più complesse sono presentate con una attitudine performativa trascinante e comunicativa”.
Le parole di Lucia Ronchetti, madrina della Biennale Musica 2022
Lucia Ronchetti, in merito alla vittoria dell’ensemble, ha scritto: “Il percussionista contemporaneo è un musicista speciale, il suo armamentario di strumenti si è allargato con l’evolversi della scrittura e del repertorio dedicato, includendo oggetti della vita quotidiana, meccanismi elettrici, strumenti meccanici e percussioni digitali, ma anche strumenti percussivi provenienti da altre tradizioni musicali. Il percussionista deve apprendere tecniche diverse e muoversi agilmente nel suo set, che a volte occupa un intero palco e rappresenta un teatro immaginario messo in azione dal percussionista stesso, quale deus ex-machina, operatore vocale, interprete e demiurgo“.