Il teatro di Stefano Ricci e Gianni Forte parla il linguaggio della poesia. Il duo Ricci/Forte, attori, autori e registi, al primo anno della direzione della Biennale Teatro 2021, ha scelto una tavolozza emotiva per comporre l’affresco di 13 opere che andranno in scena a Venezia ma anche a Mestre dal 2 all’11 luglio prossimo.
Il titolo evocativo “Blue” spiegato da Gianni Forte
La 49esima Biennale Teatro 2021 ha un titolo evocativo e immediato: Blu. “Il blu rappresenta la malinconia, il colore delle maschere che abbiamo portato e che speriamo di toglierci al più presto – racconta Gianni Forte -. Allo stesso tempo è il blu dello spazio infinito, dei sogni, del mare, con una duplice valenza. Quella del viaggio obbligato, delle immigrazioni, della gente costretta ad abbandonare la propria casa, e quella del viaggio di scoperta di nuovi orizzonti per attraversare nuove terre”.
Il cambiamento del teatro dopo la pandemia secondo Stefano Ricci
Stefano Ricci spiega ciò che unisce tutti gli artisti: “Tutti gli artisti, in qualche modo differenti per linguaggi e attitudini espressive, sono legati da un filo sotto pelle. Ovvero questa speculazione sul sesto senso, un concetto liminale di indagine per un recupero di coscienza.
Questo avviene attraverso l’ascolto quindi il senso di vanità del teatro pre-pandemico, il bisogno di esibirsi, si è sbiadito. Ora finalmente si fa più chiaro un progetto di riedificazione insieme allo spettatore. È un’indagine che dà la bussola allo spettatore per orientarsi in un caos che è il nostro caos”.
Roberto Cicuto ci parla del duo Ricci/Forte
Il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicuto illustra il perché ha scelto proprio questi due artisti: “Il duo Ricci/Forte è un duo-uno che ha fatto un percorso molto interessante. Io li conosco da molto tempo e credo che abbiano una grande capacità drammaturgica e inventiva.
Hanno avuto molto successo all’estero sia con spettacoli di regia lirica sia di prosa. Penso che oggi abbiano affrontato questo impegno in Biennale cercando di far convivere la loro formazione drammaturgica con la capacità di organizzare un’offerta molto variegata e priva di pregiudizi”.
Leone d’argento a Kae Tempest, artista britannica
Il Festival sarà inaugurato dal regista polacco Krzysztof Warlikowski, leone d’oro alla carriera, mentre il leone d’argento andrà a Kae Tempest, originalissima poeta e rapper britannica.