La Biennale di Venezia, almeno parzialmente, si farà. La Biennale Architettura è l’unica a fermarsi, essendo stata posticipata al 2021, gli altri festival, quali cinema, teatro e danza si faranno ugualmente e, anzi, saranno ricchi di novità.
Il primo festival, subito dopo la celebre Mostra Internazionale dell’arte cinematografica, la quale chiusura è prevista per il 13 settembre, sarà il quarantottesimo festival del teatro. Questo evento, che avrà luogo dal 14 al 25 settembre, avrà ventotto nuovissime opere selezionate dal direttore Antonio Latella, incentrate sul tema della censura,il cui titolo sarà “Nascondino”, si prospetta così un’esperienza unica.
Musica, danza e una città che punta al rinnovamento
Dal 25 settembre al 4 ottobre toccherà invece al sessantaquattresimo festival della musica contemporanea,che spazierà dai grandi classici della modernità a rielaborazioni do quest’ultimi, senza dimenticare i numerosi anniversari che ricorrono, come quelli di Madera e Beethoven, che ricorrono quest’anno e per il quale il direttore Ivan Fedele ha scelto il titolo “Incontri”. Subito dopo sarà il turno del festival di danza, dal 13 al 25 ottobre, e che verrà diretto dalla canadese Marie Chouinard. L’evento vedrà la partecipazione di 19 coreografi di fama internazionale, e conferma la volontà di Roberto Cicuto, presidente della Biennale, di trasformare Venezia un laboratorio permanente di tutte le arti.