Biglietto di ingresso: Venezia diventa un museo?

Opinioni divergenti sull'impatto del biglietto d'accesso sulla Città e i suoi Residenti

In questa puntata di “Una Voce Forte” il nostro conduttore Riccardo Cecconi ha intervistato due ospiti sul tema del biglietto di ingresso per accedere alla città di Venezia.

Introdotto a Venezia il biglietto di ingresso: sperimentazione a partire dalla primavera per gestire il turismo

Il 12 settembre 2023 infatti la Giunta Comunale di Venezia ha approvato il biglietto di ingresso per accedere alla città di Venezia. Questo provvedimento ha suscitato molto allarme da un lato e sollievo dall’altro sulla gestione dei flussi turistici in una città come Venezia che è invasa in tutti i periodi dell’anno da orde di turisti. Questo provvedimento è ancora in fase sperimentale, a partire dalla primavera verrà introdotto questo biglietto di ingresso che costerà 5 euro ma che non interesserà tutti i periodi.

La sperimentazione interesserà circa una trentina di giorni a partire dal ponte del 25 aprile, passando poi al ponte del 1 maggio e andrà poi a toccare tutti i weekend dei mesi di maggio e giugno.

Il biglietto non interesserà tutti, in particolare si rivolge ai turisti “mordi e fuggi” ossia coloro che alloggiano nelle città limitrofe e vengono a Venezia in giornata per poi rientrare alla sera. Il ticket non interesserà coloro che alloggiano in città, i residenti veneti o le persone che devono affrontare delle competizioni in città. Quest’ultime dovranno semplicemente registrarsi sul portale cda.ve.it. I residenti a Venezia non avranno nessun tipo di limitazione.

Un’opinione favorevole

Giovanni, studente e imprenditore che vive a Mestre: “Sicuramente Venezia è tartassata da un flusso turistico che negli anni è stato uno dei fattori scatenanti della decrescita dei residenti della città. Allo stesso tempo è stato un fattore di disagio per la quotidianità dei residenti. Da molto tempo i cittadini esigevano un provvedimento che andasse a tutelarli. Siamo ancora in una fase embrionale ma dobbiamo comunque apprezzare il fatto che l’Amministrazione stia facendo qualcosa per cercare di risolvere questo problema.”

“In questo momento questo rappresenta lo strumento normativo che permette di dare una risposta efficace ad un flusso turistico sempre in crescita. Il discorso focale è che Venezia si stava trasformando in un museo a cielo aperto e non c’era più rispetto per la quotidianità del cittadino.”

Un’opinione contraria

Manuel, videomaker: “Io faccio parte di coloro che hanno lasciato la città anche se ho un forte desiderio di ritornare. La decrescita dei residenti è il sintomo della sofferenza di Venezia. Sicuramente è presente il fenomeno dell’overtourism che come primo effetto è andato ad eliminare il diritto alla casa, sottraendo immobili al mercato residenziale a favore degli Airbnb.”

“È proprio questo il punto: limitare il turismo giornaliero non risolve questo problema. Se si volesse ripopolare Venezia bisognerebbe lavorare sul limitare i posti letto per turisti che ormai hanno superato i posti letto dei residenti. Mettere dei varchi in città ha comunque un effetto sui residenti. Penso sia anche un modo di limitare la stessa libertà dei cittadini.”

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