Torniamo a parlare di libri, che passiamo in rassegna con la solita Sara Zanferrari. “Il titolo di oggi è un libro di poesia, Biglietto di sola andata di Gianni Pallaro, edito da Liberodiscrivere Editore. Ci siamo abituati nei nostri ultimi appuntamenti a romanzi e novellistica in generale, ma anche questa raccolta contiene in sé una storia. Il titolo evoca ovviamente l’immagine del viaggio, nello specifico un viaggio in treno in cui si può solo andare avanti e mai voltarsi indietro.
Biglietto di sola andata di Gianni Pallaro
Gianni è originario di Piazzola sul Brenta ed è un autore di poesie incredibilmente prolifico, di cui questo è solo l’ultimo esempio. Inoltre, ho avuto l’occasione di curarne l’edizione e scriverne la prefazione. Penso che questa sia la raccolta più matura che ha scritto finora. Abbiamo rievocazioni della giovinezza, moltissimi riferimenti al territorio, quello della valle del Brenta con le sue acque e le distese verdi. L’elemento naturale è molto presente in questo libro, colta sia da un punto di vista fisico sia spirituale.”
Leggendo alcuni estratti mi è parso di cogliere delle punte di tristezza da parte dell’autore. Anche il titolo stesso esprime un messaggio poco confortante, e cioè che il tempo incede irrefrenabilmente e nulla davanti a lui può tornare come prima.
“Certo. Il treno va sempre avanti, e a quel punto non ci resta che assecondare la sua corsa. In un certo senso nasconde anche un incoraggiamento a vivere il presente, senza rimpiangere errori o mancanze del passato.”
Possiamo dire che il finale della raccolta non è da ricercarsi alla fine del libro, ma piuttosto di ogni poesia e di ogni rima?
“Nella mia prefazione chiudo così: ‘Una silloge da sorseggiare come una tisana tiepida davanti a uno splendido tramonto, preludio di una mattina di luce che sempre arriverà’.”