Si dice biglietto unico e si spera già alla riduzione del traffico sulla A4 Verona-Venezia. In queste ore è partito un sogno, che la regione Veneto carezzava da anni. Ossia offrire con un solo biglietto, risparmiando tempo, risorse, e dunque praticando tariffe vantaggiose, spostamenti con tutti i mezzi di trasporto pubblico.
Biglietto Unico
Dal bus al bike sharing al treno, al tram, al people mover, al vaporetto. Una comodità con cui si conta di strappare molti automobilisti all’uso dell’auto e a ridurre il traffico, l’inquinamento e il rischio dei incidenti sul tratto autostradale Verona-Venezia.
Percorso che sta raggiungendo pur essendo a tre corsie un livello di saturazione da 70% in su. Non è stato facile unificare i software delle varie aziende di trasporto. Per questo si è partito con solo due città d’arte che sono però anche le più frequentate dai turisti nella regione.
Le parole di Elisa Berti, assessore regionale veneto ai trasporti
“Il biglietto unico è sempre stata una delle grandi partite che il presidente Zaia ha voluto che si attuasse e finalmente siamo arrivati a qualcosa di concreto. Parlare di biglietto unico è semplice, realizzarlo è difficile perchè vuol dire mettere insieme aziende e mettere insieme software e anche normative diverse tra le diverse modalità di trasporti. Io faccio veramente i complimenti ai due enti di Governo, i due sindaci, Trenitalia, AVM, ACTV e anche Clear Channel perchè veramente stiamo compiendo un mezzo miracolo.
Forme di integrazione di questo tipo a livello nazionale non ce ne sono. Non parliamo di un canale di vendita dove si può comprare un biglietto. Parliamo di una forma di mobilità e di integrazione vera e propria. Sono convinta che questa farà la differenza. Sarà l’inizio di un percorso che porterà velocemente al biglietto unico regionale”.
La sperimentazione
La sperimentazione durerà sei mesi e poi si apriranno altre prospettive, ossia l’estensione a tutto il Veneto e il caricamento sul biglietto unico del ticket d’ingresso del centro storico veneziano. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro progetta di usarlo per far superare ai turisti i tornelli su prenotazione.
La sfida sarà di trasferire il ticket giornaliero sul biglietto per l’ingresso che dovrà essere pagato solo dai turisti e non dai veneti e che dunque dovrà aprire i barchi soltanto nel giorno stabilito. Ci vorranno due o tre anni per mettere appunto la piattaforma informatica specifica.
Le parole di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia
“Si tratta di una sperimentazione che verrà sicuramente allargata a tutto il Veneto dopo che abbiamo verificato le cose da mettere a posto. Poi c’è l’ulteriore questione legata al contributo di accesso per entrare a Venezia per dividere i flussi del centro storico. Altro tema importante ma è proprio con la tecnologia e l’informatica che poi riusciremo a risolverlo”.