Bilancio di fine anno: Casinò chiude con 102 milioni in attivo

Si è parlato anche di Covid nella conferenza stampa di fine anno del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ma di molto altro. Il primo cittadino veneziano non intende fare un passo indietro su tassa d'imbarco e contributo d'accesso

Tassa d’imbarco; contributo d’accesso; aumento del consumo di droga e di insicurezza a Mestre ed il grande successo del rilancio del Casinò, preso 7 anni fa con le casse vuote ed ora con 102milioni di utili. Questi e molti altri i temi toccati oggi a Ca’ Farsetti dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per il bilancio di fine anno ma, in cima a tutte le questioni trattate c’è il sogno che l’area metropolitana torni a diventare una terra dove investire e Venezia una città dove viverci con la famiglia.

Le parole del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Le parole del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: ” Bisogna puntare tutto sui cittadini e sui giovani e raccontare le cose, come ho sempre fatto con i fatti.

Però il sogno che ci sta dietro va raccontato ed il sogno è quello di vedere un miglioramento della tua vita, vedere la partecipazione dico al ragazzo, al giovane che sta scegliendo la scuola o che università frequentare, bisogna dirgli che noi siamo una delle tue possibilità, la città metropolitana di Venezia; Padova e Treviso insieme è davvero un luogo dove io ti consiglio di investire.

Ai giovani dico – investite su questo territorio-.”

Adozione della tassa d’imbarco

Intanto l’adozione della tassa d’imbarco di 2 euro e 50 per tutti coloro che salgono su un aereo al Marco Polo di Tessera minaccia posti di lavoro a sentire le compagnie aeree ma, il sindaco non è d’accordo.

“Se noi non avessimo usato questa misura, il rischio è che poi non avremmo avuto la forza neanche politica di chiedere i 150milioni all’anno per 10 anni come abbiamo chiesto come Consiglio Comunale già da tre anni per rifinanziare la legge speciale per Venezia perchè nel 2024 i soldi sono già finiti. Le rive; i ponti; le attività non sono solo i grandi discorsi ma, le opere più minute .

Io credo che non succederà niente, mi spiace aver fatto arrabbiare qualcuno, sono risorse davvero minime che la città aveva bisogno di ottenere. Spero e credo di non creare disagio a nessuno, l’aeroporto avrà un grande futuro, è gestito bene.”

Contributo d’accesso

Luigi Brugnaro tira dritto anche di fronte alle domande sul contributo d’accesso, nega che chi lo paga possa essere tracciato e riconosce che ci vorranno anni per mettere a punto la misura. La sfida è quella di diventare un modello per le megalopoli del mondo.

“Questo tema è nei grandi luoghi prestigiosi del mondo, nessuno l’ha mai affrontato perchè non c’è un sistema per affrontarlo. Noi invece, pensiamo per come abbiamo fatto col mose, sembravamo matti, si comincia da qualche parte e sarà un processo lungo non vogliamo fare cassa, l’idea è quella di dare una sensibilizzazione alle persone soprattutto che vengono in giornata e che arrivano la mattina, che creano una non programmabilità del loro arrivo.”

Il bilancio della sicurezza

Il punto dolente del 2022 è la sicurezza, con i borseggiatori a decine che colpiscono il centro storico e i tossicodipendenti a centinaia che avvelenano la vita nel centro di Mestre. Un problema quest’ultimo liquidato come troppo grande per una sola città.

” Facciamo h24 sulla sicurezza, ai vigili urbani e alla Polizia locale che abbiamo armato. Abbiamo avuto i taser prima di chiunque altro, noi crediamo davvero di dover affrontare i temi che ancora sono aperti. Il tema pschiatrico del post Covid è un tema nazionale, mondiale direi con la Cina che non ha ancora fatto bene i conti.

Stiamo affrontando si i temi della droga e dello spaccio ma, sono subordinati probabilmente a problemi di pandemia.”

Il bilancio dei risultati positivi

Infine il crescendo dei risultati positivi come : l’inaugurazione della see di Human safe in Piazza san Marco; il mose che ha fermato la marea a 170cm; il bilancio del Comune uscito dal profondo rosso di 7 anni fa ed infine il fiore all’occhiello, il Casinò di Venezia l’unico tra le quattro case gioco in Italia ad avere un bilancio florido.

“Voglio ringraziare Philippe Donnet, perché Generali ci ha messo a disposizione 400 metri quadrati, di fatto gratuitamente di Piazza San Marco.

Si è scelta Venezia per raccontare come la sostenibilità a livello mondiale può funzionare. Noi qui abbiamo creduto di poter fermare il mare e ci siamo riusciti. Quest’amministrazione è riuscita con tutte le varie istituzioni pubbliche, lavorando con grande caparbietà e tenacia, a fermare il mare. Ci stanno chiamando da tutto il mondo per capire come abbiamo fatto.

Il bilancio del Comune che racconta un abbassamento del debito pubblico. Non è una cosa scontata e non sto prendendomi meriti, è un lavoro davvero tenace dove deve rimettere mano l’organizzazione del Comune. Nessuno ha perso posti di lavoro. Il Casinò, che era spacciato, noi gli abbiamo dato 7 milioni per investirlo e avevamo avuto un sacco di critiche. Quest’anno finirà con 104 milioni di fatturato. Noi abbiamo salvato 500 posti di lavoro, in qualche caso anche con gli stessi dipendenti”.

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