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“Bisanzio e la dogaressa”: cultura islamica e Grande Madre

Gli autori delle opere sono 2 artisti: il pittore Luigi Ballarin e lo scultore Valerio Bacciolo

La mostra “Bisanzio e la dogaressa” avrà luogo al centro culturale Manin di Ca’ Savio fino al 27 giugno. Gli autori delle opere sono 2 artisti: il pittore Luigi Ballarin e lo scultore Valerio Bacciolo.

Valerio Bacciolo e la Dogaressa

“La Dogaressa è una figura femminile che ho creato inizialmente con la creta ed è una figura che mi è uscita magicamente dalle mani. Mi ha provocato una grandissima emozione, soprattutto quando ho scoperto che si trattava di una sorta di Grande Madre.

Una figura universale, si può dire?

“Assolutamente sì, una figura che dona e riceve amore”.

Luigi Ballarin

Dinanzi alla Dogaressa c’è questo connubio tra Valerio Bacciolo, che rappresenta le Dogaresse, ed il sottoscritto, che presenta i pannelli ottomani. Si tratta di quadrelli che sono le rappresentazioni ottomane di moschee e di mosaici che si trovano all’interno. Sono tutti inerenti alla preghiera e soprattutto a Bisanzio.

Le personalità presenti a “Bisanzio e la dogaressa”

La mostra offre anche un ricco cartellone di incontri con storici, orientalisti, scrittori come Mauro Neri.

Mauro Neri

“A me sono sempre piaciute le contaminazioni culturali e so che un’anima della laguna di Venezia è legata intimamente alle montagne delle Dolomiti perchè le palificazioni di Venezia vengono dai boschi delle Valli di Fiemme, di Fassa e del Cadore, così come il fasciame delle navi e delle galee”.

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