Blitz della Polizia negli edifici ferroviari dismessi, due spacciatori tunisini arrestati.
Nella mattinata di oggi, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio svolto dalle pattuglie delle Volanti della Questura di Venezia, l’attenzione dei poliziotti si è concentrata su alcuni edifici ferroviari dismessi di via Trento a Mestre, ove si rintracciavano sette cittadini tunisini: il gruppo, prima che potesse dileguarsi facendo perdere le loro tracce, veniva bloccato dagli equipaggi di quattro Volanti opportunamente fatti convergere tempestivamente dopo che il caposquadra aveva notato uno straniero sospetto scavalcare la recinzione in muratura. Bloccate le vie di fuga dei capannoni, venivano accuratamente controllati, non escludendo un loro coinvolgimento in attività illecite, vista l’ora ed il contesto in cui si trovavano.
Infatti, nella tasca destra dei pantaloni di Ala Hajji nato in Tunisia il 01.11.1987, privo di documenti e di occupazione, nonché senza fissa dimora e con precedenti per stupefacenti, è stato trovato un sacchetto di cui lo straniero aveva cercato di disfarsi e che conteneva nr. 18 involucri di cellophane bianco termosaldati, all’interno dei quali vi era cocaina. Il peso totale della sostanza contenuta nei 18 involucri è risultata essere di grammi 7,8. Inoltre lo stesso è stato trovato in possesso della somma di euro 400, che è stata sequestrata in quanto verosimile provento dell’attività di spaccio. Durante la perquisizione gli è stato anche rinvenuto e sequestrato, nella tasca anteriore destra della felpa, un coltello a scatto, con lama lunga circa 6 cm. e con punta acuminata e pertanto idoneo ad offendere. Lo straniero è stato pertanto arrestato in ordine al reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente tipo cocaina.
Il medesimo, unitamente ai suoi connazionali, sarà deferito all’A.G. per l’occupazione abusiva dello stabile di proprietà delle FF.SS., in quanto sono stati trovati bivacchi e masserizie riconducibili agli occupanti, tutto scrupolosamente controllato per verificare che non vi fosse dell’altro materiale da sequestrare.
Addosso ad un secondo fermato, Osama Hammoudi, sempre tunisino nato il 29/08/1985, sono state invece trovate tre confezioni di metadone e 505 euro in contanti, di cui il soggetto non era in grado di giustificare la provenienza. Lo stesso è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione a fine di spaccio della predetta sostanza, mentre le confezioni ed il denaro sono stati sottoposti al vincolo del sequestro penale.
Dai riscontri dattiloscopici effettuati in ufficio è emerso che un altro componente del gruppo, tale Jafari Sami nato il 17/02/1991 è risultato destinatario di un provvedimento giudiziario per la carcerazione emesso dal Tribunale di Modena il 7/05/2014 per una pena di anni 1 e mesi 1 da espiare sempre in materia di stupefacenti, ed è stato immediatamente condotto in carcere.
Un quarto cittadino tunisino, M.R., invece, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora nella municipalità di Favaro Veneto, emessa dal Tribunale di Venezia, verrà segnalato all’A.G. competente per l’aggravamento della stessa.
Per i rimanenti tre sono state intraprese le procedure di espulsione a cura dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia.
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