Maxi blitz interforze: dieci stranieri espulsi, locali chiusi a Mestre. Più di ottanta persone identificate. Serrande abbassate per due settimane per due attività commerciali
Blitz interforze in centro storico e nella terraferma veneziana per stanare i clandestini che vivono nell’illegalità. A Padova sta montando un’ondata di sdegno per la scoperta che l’autore delle spaccate ai danni di bar e negozianti era un tunisino che viveva in una casa popolare della sorella che vive in Tunisia.
Lo spaccavetrine secondo gli uomini della squadra mobile aveva solidi punti di riferimento nel mondo dello spaccio. L’operazione nel veneziano a cui hanno partecipato gli agenti del commissariato di Mestre, del reparto prevenzione crimine e mobile di Padova ha portato all’individuazione ed espulsione di dieci stranieri senza permesso di soggiorno, alla chiusura di due locali e al sequestro di droga. Le immagini sono dei controlli effettuati nella notte tra mercoledì e giovedì concordati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Sono state identificate oltre 120 tra cui cinque pusher e un uomo trovato ubriaco alla guida di un auto e armato di coltello.
Ieri mattina otto stranieri sono stati imbarcati su un aereo messo a disposizione dal Ministero dell’Interno per l’operazione e sono stati accompagnati al Cpr di Bari; altri due irregolari nel pomeriggio sono stati accompagnati al Cpr di Torino. Il supporto dei cani antidroga, inoltre, ha permesso di scovare 54 grammi di marijuana, trovata in diverse dosi al parco Querini di Mestre.
Per due attività commerciali è scattata la sospensione per due settimane: il «Play and Win» di via Paruta a e il «Sonali Alimentari» di via Piave a Mestre. Due locali che le forze dell’ordine stavano tenendo d’occhio già dalla scorsa estate. «Entrambi – si legge in una nota – fungevano spesso da luogo di ritrovo di pregiudicati, tra i quali numerosi stranieri irregolari con precedenti per spaccio, rissa e reati contro il patrimonio»