La hit copiata “Blurred lines” è costata cinque milioni di dollari, l’attivissima Britney Spears su Instagram e i video meno apprezzati dell’anno su YouTube.
Un giudice federale ha condannato Robin Thicke e Pharrell Williams a pagare cinque milioni di dollari alla famiglia di Marvin Gaye, dopo che la Corte d’appello californiana aveva ribadito nei mesi scorsi, in secondo grado, la sentenza sulla hit “Blurred lines“, realizzata plagiando il classico degli anni ’70 “Got to give it up“.
Il primo grado della vicenda legale risale al marzo 2015, quando il tribunale impose a Thicke e Williams di pagare sette milioni e 300mila dollari, i due ricorsero in appello e furono ancora sconfitti, ma con una riduzione di due milioni del risarcimento. La sentenza definitiva ha escluso il rapper T.I. (che ha partecipato alla scrittura del pezzo ed era stato inizialmente chiamato in causa nel processo), perché autore solo del testo della strofa, quindi non coinvolto nella stesura della parte musicale del brano.
Tutto in regola, invece, per la cover di “My prerogative” (successo del 1988 di Bobby Brown) realizzata nel 2004 da Britney Spears che ha chiamato in questo modo anche il suo nuovo profumo, di cui ha pubblicato questo teaser su Instagram. Nel post successivo, invece, si diverte intonando il natalizio “White Christmas”.
A proposito di video, YouTube ha pubblicato un consuntivo dei meno apprezzati, cioè quelli che hanno raccolto più dislike nel corso del 2018. In vetta alla poco lusinghiera classifica c’è “Baby“ di Justin Bieber (contenuto nel suo primo album “My world 2.0”, del 2010) con la bellezza di 9.84 milioni di pollici verso, più del doppio dei quattro milioni abbondanti raccolti da Jake Paul con “It’s everyday bro”. Il video della celeberrima “Despacito“ di Luis Fonsi, di dislike ne ha ottenuti 3.69 milioni, circa 300mila più di “Friday” di Rebecca Black, un alfiere del trash pop indicato da più parti come “il brano più brutto di sempre”.