Ospite di Luigi Gandi un uomo d’eccezione Giovanni Torluccio già presidente nazionale della Uil Fpl la più grande organizzazione di lavoratori pubblici iscritti alla Uil e già presidente nazionale anche del patronato Italuil. Torluccio ha ricordato nel corso della trasmissione la difficoltà dei rapporti democratici all’interno della Uil imposta dalla gestione di Pier Paolo Bombardieri che seda ogni proposta critica tramite il commissariamento delle sezioni e segreterie. In Uil – afferma Torluccio – c’è un continuo andarsene di iscritti e intere parti importanti del sindacato si trovano commissariate al primo tentativo di discussione democratica su temi e scelte interne. Se non sei allineato sei fuori da questo Sindacato. Come anche se ti permetti di criticare un segretario confederale che gira con una macchina da oltre 150.000 euro.
“Diciamo che oggi non ci sono voci di dissenso, perchè se dissenti vieni commissariato. E siccome le scelte vengono fatte da quegli organismi che dicevo prima, che sono un insieme di dirigenti che ovviamente ci tengono al loro posto e soprattutto ci tengono ai loro benefici, e i funzionari quindi personale dipendente che non dirà mai di no alle scelte verticistiche, è chiaro e evidente che il mondo democratico, gli iscritti non contano più.”
Le parole di Torluccio verso Bombardieri
“Io non mi permetto di giudicare l’operato di un segretario generale di Pierpaolo Bombardieri. Certamente con la gestione di Pierpaolo Bombardieri noi abbiamo visto un totale appiattimento delle posizioni politiche alla CGIL. Noi ci troviamo oggi che tutto ciò che viene proposto da Landini viene ripreso da Bombardieri.
Non ci sono idee all’interno all’interno dell’organizzazione, ma questo succede purtroppo quando non c’è dibattito. Nel momento in cui le posizioni dirigenziali vengono ‘sposare’ da persone che non hanno nessuna intenzione di mettere in discussione la loro posizione, non quella dei vertici, è evidente a questo punto che non c’è più dibattito, non ci sono più proposte.”
Il problema di base della Uil
“Tenendo conto anche di un’altra cosa: in questi giorni si è festeggiato il settantatreesimo anniversario della nascita della Uil. È l’ennesima dimostrazione che si festeggia una cosa nella quale, tra l’altro, la gente non crede più. Se si va sui post della Uil confederale nazionale, ci sono delle scelte di persone che dicono ‘domani io vado a consegnare la tessera perchè non credo più in queste manifestazioni’.
Perchè voglio ricordare che queste manifestazioni sono manifestazioni che servono solo ed esclusivamente per fare passerella, servono ai dirigenti sindacali per arrivare a Roma, magari il giorno prima insieme ai personaggi che gli servono in quel momento, vivono in splendidi alberghi, vanno nei ristoranti migliori utilizzando i fondi esclusivamente degli iscritti, con i contributi degli operai.”
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