Il bosco dello sport si farà. Dal cilindro del governo sono usciti 93 milioni e mezzo che la giunta Brugnaro aveva posto come condizione per non archiviare l’opera più imponente dopo il mose, che la città vedrà sorgere nel suo territorio. La notizia è stata diffusa dal comune di Venezia sui social non nascondendo la soddisfazione e anzi sottolineando come oggi sia una grande giornata per Venezia che potrà avere un nuovo stadio dopo vari tentavi falliti dal dopoguerra ad oggi.
Bosco dello sport: i finanziamenti
Non era riuscita l’operazione di impiegare i fondi del PNRR perchè la commissione europea aveva bloccato i finanziamenti. Un decreto firmato dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi e i ministri Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti, stanzia parte degli investimenti richiesti. Il sindaco Luigi Brugnaro ringrazia inoltre il presidente del senato, Ignazio la Russa, e i funzionari e dirigenti dei ministeri che hanno contribuito a rendere veloce lo stanziamento. “Ai tanti gufi di questo periodo, a chi ci ha dato dei falliti – ha replicato il sindaco di Venezia – a chi è venuto in consiglio comunale a chiedere le dimissioni, rispondiamo, come sempre, con il coraggio di fare”.
Il contributo del governo per il bosco dello sport sarà destinato per le opere di urbanizzazione interna, di verde e di paesaggio e l’arena. Il comune invece finanzierà con le proprie risorse la nuova viabilità Tessera-aeroporto e soprattutto lo stadio.
La posizione di Italia Nostra
Ora si tratta di capire cosa farà Italia Nostra che considera la nuova cittadella dello sport un danno ambientale e aveva firmato il ricorso al TAR del Veneto dopo il no dell’unione europea.
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