Basta show e basta scaricare su Roma le responsabilità. E’ la risposta di Giorgio Dodi, il segretario comunale veneziano del PD affidata ad un comunicato dopo la furiosa lite tra il sindaco venezia Luigi Brugnaro e il viceministro Antonio Misiani nel Tg2 Post di martedì sera.
Il confronto Brugnaro – Misiani
Un confronto al vetriolo che ha mostrato un sindaco inserito pienamente in un clima di tensione che sta crescendo sempre più nel paese. Mancano fondi per collegare le isole con la terraferma e raccogliere la spazzatura, due servizi essenziali per una città che nel passato ha fornito parecchi punti di Pil al paese, senza questi servizi non possono partire nemmeno le attività economiche. E’ in sintesi il pensiero del sindaco che ha definito i ministri al governo incapaci e boriosi.
Misiani ha risposto che è questione di vite umane e non di conti e si è alzato il solito muro tra chi pensa che basti salvare fisicamente la vita agli italiani e chi pensa che non serva a niente se si toglie loro lavoro e dignità.
Il PD di Venezia
La sua idea di città è fallita prosegue Giorgio Dodi, ci ricordiamo tutti quando invitava gli abitanti della città storica a trasferirsi in Terraferma o quando per Mestre e tutto il territorio favoleggiava di portare investitori nazionali e internazionali. I prossimi anni, per chiunque governerà la città, saranno molto complicati, il virus ci accompagnerà ancora per mesi e sarà molto complicato gestire la politica economica e le ricadute sociali e sanitarie della situazione in cui viviamo.
Dodi invita il sindaco a lasciar da parte la campagna elettorale dopo aver indicato però Pierpaolo Baretta come il migliore sindaco per la città. Nello sfondo rimane una città che alla campagna elettorale è sempre più disinteressata: le vendite di alimenti nei supermercati sono calate del 60% e se famiglie e imprese hanno resistito due mesi, è solo perchè speravano in una ripresa reale. Ora il mancato arrivo dei fondi promessi, i servizi dei comuni in ginocchio e le nuove misure stabilite per ristoranti e spiagge (guarda il servizio) sta frantumando le ultime energie che i lavoratori autonomi stanno raccogliendo e in questo contesto.