Bruno Mars ha fatto il pieno di Grammy Awards (gli “Oscar della musica”): sei su sei candidature, contro i cinque assegnati al rapper Kendrik Lamar, mentre sul palco si sono fatti notare U2, Lady Gaga ed Elton John, in coppia con Miley Cyrus.
Bruno Mars è stato il dominatore dei 60/mi Grammy Awards, vincendo tutti e sei i premi a cui era candidato (tre nelle categorie minori e gli importanti, Album of the year, Record of the year e Best song of the Year). Bene è andata anche a Kendrick Lamar, con cinque grammofoni, fra cui quelli per il Best Rap Album e Best rap/Sung performance, quest’ultima condivisa con Rihanna.
Le donne sono state protagoniste di molti dei discorsi di accettazione della serata, legati ai movimenti #Metoo e Time’s up, contro le molestie e per la parità di trattamento sul lavoro, ma l’unica premiata è stata Alessia Cara, Miglior artista esordiente. Il defunto Leonard Cohen, invece, si è imposto nella sezione del Miglior album rock per “You want it darker”, uscito un mese prima della sua scomparsa.
Ed Sheeran, che non era considerato fra i protagonisti, è riuscito a portarsi a casa due trofei, in particolare quello per la Best pop solo performance, mentre non è stata una bella serata per Jay-Z (QUI con la moglie Beyoncé e la figlia Blue Ivy), che giocava in casa, al Madison Square Garden di New York, ma è rimasto a mani vuote, come pure Luis Fonsi, in corsa con “Despacito”.
Grande assente, il rock: al di fuori degli spazi dedicati, i premi più importanti sono stati andati quasi tutti ad artisti (maschi) di estrazione rap, soul, urban e r’n’b. Fra le performance più apprezzate, date un occhio, seguendo i link, a quelle di: U2, Lady Gaga ed Elton John, in coppia con Miley Cyrus.