Dal 26 aprile riprende al 100% la didattica in presenza e ora le aziende di trasporto stanno lavorando per trovare i bus scolastici per garantire le distanze di sicurezza. La Cna offre altri 150 bus, ma non bastano.
Necessità di bus scolastici
Le prefetture e le aziende di trasporto del veneto si stanno mobilitando per fronteggiare la ripresa della scuola in presenza dal 26 aprile prossimo. La VM e il prefetto di venezia Vittorio Zappalorto stanno mettendo appunto un piano in questi giorni per il trasporto pubblico degli studenti. GUARDA ANCHE: Zaia: mancano bus scolastici. Propongo libertà di frequenza
Più ottimista la CNA BUS ITA Veneto che ha dichiarato in un comunicato di essersi mobilitata per reperire altri 150 mezzi da aggiungere ai 500 già forniti quando la scuola ha aperto con la didattica al 50% in presenza.
Le stime di Luca Zaia sul fabbisogno di mezzi sono lontanissime però dalle cifre della CNA. Il governatore del veneto ha parlato della necessità di almeno altri 1000 autobus in più in tutta la regione ossia il doppio di quelli attuali. Il 30% offerto dalla CNA in più è poca cosa. L’associazione di categoria non vuole lasciarsi sfuggire questa boccata di ossigeno per le 350 imprese venete di trasporto privato ferme da mesi.
Massimo Fiorese ricorda che le aziende private contano su 3000 mezzi e aggiunge che parte dei bus forniti fin ora dovrebbero essere sfruttati meglio dato che in alcune tratte hanno viaggiato semivuote.