Ancora violenze sulle donne. Un cittadino albanese, da tempo residente a Venezia, è stato arrestato e condannato ad otto mesi di carcere per aver violato il divieto di avvicinarsi alla sua ex compagna. Lo scorso marzo l’uomo, sotto minaccia, aveva costretto la donna ad affidare a lui la patria potestà dei figli e l’uso della casa concessa alla famiglia dall’ATER di Venezia.
La violazione del divieto
Era entrato nell’abitazione dopo aver sfondato la porta con un piede di porco, ed era riuscito a strappare la firma alla donna percuotendola. Al punto che la malcapitata è stata ricoverata in ospedale per le lesioni riportate. Dopo quell’episodio il giudice aveva disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa e dalla famiglia.
Tuttavia, lunedì scorso l’ex compagna se lo è ritrovato davanti sulla soglia. A quel punto ha cercato, riuscendoci, di fuggire e si è rifugiata in un esercizio pubblico, dove ha chiamato i carabinieri. L’uomo nel frattempo si è chiuso a chiave dentro l’abitazione, violando così il divieto. La situazione è stata risolta quando, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco e l’autorizzazione dell’ATER, i Carabinieri hanno forzato la serratura e arrestato l’intruso. La pena è stata sospesa, ma un ulteriore arresto potrebbe costargli il carcere.