Il Comune preoccupato ha deciso di allargare la zona off-limits. Ha creato dunque un’ulteriore fascia di sicurezza larga 10 metri, che allontana dalla zona potenzialmente soggetta al crollo. Ha raggiunto così un raggio totale di 62 metri.
Nuovo vertice sul campanile pendente
Si tratta di una ulteriore precauzione presa in attesa del nuovo vertice in programma il 24 novembre. L’amministrazione comunale, su iniziativa del commissario Iginio Olita, ha convocato una seconda riunione sulla sicurezza del campanile del Duomo di Sant’Andrea.
Il vertice si svolgerà in Villa Comunale Sono stati invitati tutti gli enti interessati dall’opera: i vigili del fuoco, la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, la Diocesi di Concordia, la parrocchia di Sant’Andrea Apostolo e il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale l’Università di Trento.
Trend di inclinazione
L’incontro è stato organizzato dopo 20 anni di monitoraggio. Bisogna prendere atto che la torre continua a muoversi con il trend di inclinazione di circa 2 millimetri all’anno.
La costruzione originaria del campanile, conosciuto anche come Torre civica, risale secondo gli studi al XIII secolo.
Dal 2019 al 2021 è stato effettuato un intervento di irrigidimento della muratura. Rallentò così il trend ma ora è ripreso. Esiste un progetto di restauro per il quale sono stati stanziati oltre 4 milioni di euro.
Il progetto esecutivo da 276mila euro è in corso e dovrebbe essere pronto a fine anno. I lavori dovrebbero partire invece presumibilmente nella primavera 2024.
Nel frattempo il vertice servirà a stabilire un piano d’emergenza per l’evacuazione degli edifici adiacenti.
Zona a rischio crollo
Il Piano individua una zona rossa da evacuare: un cerchio con al centro il campanile il cui raggio misura 65 metri. Gli edifici possibilmente coinvolti dal pericolo di crollo sono 29 mentre le persone da allontanare sarebbero circa un’ottantina.
Le avvisaglie che, grazie ai monitoraggi dell’Università di Trento, il campanile potrebbe mandare, dovrebbero consentire di allontanare le persone, spostare gli uffici comunali dal Municipio alla Villa Comunale e rimuovere le opere più pregiate che si trovano in Duomo.
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