I campi veneti si sono trasformati in mangiatoie per cinghiali. Non si salva nulla, nemmeno l’uva. Si tratta del grido d’allarme partito oggi da Venezia, dove la Coldiretti ha organizzato un flash mob davanti alla stazione Santa Lucia.
L’indignazione degli agricoltori per i danni dei cinghiali
La protesta è andata in scena in tutta Italia ed è culminata in un presidio davanti a Montecitorio. Venezia ha avuto l’onore di ospitare Luca Zaia ed i Consiglieri Regionali.
La questione è trasversale ai partiti. Nel mirino ci sono i circa 7000 selecontrollori presenti nel Veneto, che non sono riusciti a fermare la proliferazione dei cinghiali. Se ne contano attualmente almeno 90 mila. La loro riproduzione è stata favorita anche dal lungo lockdown. “È saltato l’ecosistema”, dice Luca Zaia.
L’intervento di Luca Zaia sull’invasione dei cinghiali
Zaia dice: “È saltato l’ecosistema. L’azione di contenimento è fondamentale, altrimenti avremmo il problema dell’abbandono dei territori da parte degli agricoltori.
Ci sono colture devastate dei nostri agricoltori. La non sostenibilità dell’agricoltura rischia di far spopolare i territori e questo ci porta poi all’abbandono dell’area agricola del Veneto”.
Gli agricoltori chiedono che i cinghiali diventino una specie cacciabile. È una richiesta che incontra resistenze, anche perché durante la pandemia sono molte altre le specie che si sono riappropriate del territorio, in assenza della presenza degli uomini.
Le parole di Daniele Salvagno, Presidente regionale Veneto Coldiretti, e l’intervento di Renato Boraso
“Siamo in balia dell’invasione dei cinghiali dalle montagne veronesi, venete. Ci distruggono tutti i raccolti e purtroppo sono anche un pericolo per la sicurezza dei cittadini e dei nostri bambini”.
Sul palco è salito Renato Boraso, l’Assessore ai rapporti con il mondo dell’agricoltura del Comune di Venezia. Egli ha sottolineato i rischi legati agli incidenti stradali. Lo stesso allarme è partito da Padova.
Carla Peruffo, Assessore Ospedaletto Euganeo, e Silvia Marcazzan, Direttivo Ente Parco
Carla Peruffo prende la parola: “Sono qui in doppia veste. Quella di Assessore, perché nel nostro Comune abbiamo grossi problemi con i cinghiali, e come testimone di un incidente avvenuto molto di recente”. Verona, forse, è la provincia più colpita e gli agricoltori chiedono risarcimenti puntando il dito sull’iter burocratico, che definiscono troppo macchinoso.
Silvia Marcazzan interviene in merito a questo argomento: “A Verona siamo arrivati a circa 9500 cinghiali. Il danno è molto grave, anche se non si può tanto stimare. Noi agricoltori abbiamo anche il problema di denunciare i danni perché c’è una burocrazia troppo macchinosa e molto lunga. Quindi noi ci stanchiamo”.