Un ampio monitoraggio dei cantieri edili di Jesolo ha permesso di scoprire una serie di irregolarità, nell’ambito di un’attività svolta dalla Polizia di Stato di Venezia. Tale insieme, comprende Commissariato di Jesolo, in sinergia con il Reparto Prevenzione Crimine di Padova, la Polizia Locale di Jesolo e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Venezia.
Cantieri edili di Jesolo
Nella giornata di ieri 25 febbraio, il Commissariato di Jesolo ha così predisposto una task force che ha svolto una mirata attività di controllo nell’area di via G. Leopardi a Jesolo. In questa particolare zona, caratterizzata da una forte espansione edilizia, si registrano diversi cantieri edili per la realizzazione di complessi abitativi.
In tali cantieri sono impiegati numerosi lavoratori e varie maestranze. Il controllo è stato realizzato grazie al coordinamento tra diversi Uffici Pubblici. Tramite questo grande lavoro, hanno consentito una verifica a 360° dell’attività svolta nei cantieri, con particolare riferimento alle condizioni lavorative degli addetti.
Cinturare la zona e svolgere le verifiche
Verso le ore 9.30, gli agenti del Commissariato di Jesolo, alcuni equipaggi della Polizia di Stato del reparto Prevenzione Crimine di Padova e della Polizia Locale di Jesolo, hanno cinturato la zona. Questo ha consentito quindi, al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Venezia di svolgere le verifiche sull’attività lavorativa.
Infatti, gli operatori della Polizia di Stato hanno rintracciato ed identificato una trentina di persone nei cantieri e nei pressi degli stessi. Hanno altresì effettuato controlli sui veicoli e i mezzi ivi parcheggiati.
Violazione riguardo la manodopera
Contestualmente la Polizia Locale di Jesolo ha svolto le necessarie verifiche tecniche sulle opere in fase di costruzione. Dalle verifiche svolte dall’Ispettorato del Lavoro sono emersi ben quattro operai irregolari (tre italiani e uno straniero) su otto impiegati da una ditta edile campana operante in subappalto nel territorio jesolano.
In particolare le quattro persone non avevano un regolare contratto di lavoro che sancisse la loro assunzione. In considerazione della gravità della violazione che riguarda il 50% della manodopera impiegata, questo ha causato la sospensione dell’attività del cantiere. Resta in attesa di una eventuale e tempestiva regolarizzazione della posizione dei lavoratori. D’altra parte, le figure di rilievo hanno già sancito la prevista sanzione amministrativa.
Accertamenti di possibili irregolarità
Sempre nell’ambito delle verifiche in atto, la Polizia ha altresì riscontrato delle possibili irregolarità nella realizzazione degli immobili e nella predisposizione delle misure in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Tali violazioni saranno oggetto di approfonditi accertamenti tecnici.
La task force si pone una serie di obiettivi. Il primo è di individuare tutte le situazioni in cui non è assicurato il rispetto della normativa in materia di lavoro e di messa in sicurezza dei lavoratori. Ciò al fine di prevenire e scongiurare le cosiddette “morti bianche”. Un altro è costituito dalla costante profilazione delle attività edilizie che in passato sono state oggetto di attenzione sul territorio da parte di gruppi organizzati.