Nella tarda mattinata del 25 aprile scorso, i militari della Stazione di Caorle, impegnati in un servizio di controllo del territorio lungo la SP 42, fermavano per accertamenti un’autovettura che procedeva in direzione del citato centro urbano, con a bordo due uomini. Nonostante l’orario e tenuto conto che si trattava di un controllo ordinario, gli occupanti dell’autovettura si mostravano, sin da subito, alquanto agitati.
Pusher a Caorle
Un atteggiamento che induceva i militari ad approfondire l’attività in corso, anche tenuto conto delle restrizioni alla circolazione dettate dall’attuale situazione sanitaria. I due, identificati B.O. classe ’86 e L.C. classe ’79, entrambi della zona, incalzati dalle domande dei militari e consapevoli che la situazione non gli avrebbe consentito di eludere il controllo, consegnavano ai Carabinieri un sacchetto in nylon, che avevano cercato di nascondere sotto i sedili posteriori dell’autovettura. Sacchetto, poi risultato contenere circa 30 grammi di eroina.
La droga
Se la successiva perquisizione domiciliare a carico di L.C. dava esito negativo, quella presso l’abitazione di B.O. consentiva invece di rinvenire ulteriori 2 grammi di eroina, due dosi di marijuana, tre spinelli già confezionati e singolarmente occultati all’interno di altrettanti contenitori in plastica del tipo “Kinder Sorpresa”, una boccetta di metadone, nonché una cospicua somma di denaro contante che, ritenuta provento di illecita attività di spaccio, veniva anch’essa sequestrata, insieme a del materiale ritenuto funzionale al confezionamento dello stupefacente.
Alla luce di tali evidenze, i due venivano entrambi arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria di Pordenone, ristretti presso i rispettivi domicili.