Grido d’allarme del sindacato per il Carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia ridotto al collasso. Pochi operatori e strutture fatiscenti sono le parole usate dai sindacalisti della funzione pubblica Cgil per definire una situazione che denunciano da tempo.
Gianpietro Pegogaro del coordinamento regionale Fp Cgil polizia penitenziaria non vede soluzione se non arrivano fondi necessari per interventi di ristrutturazione e nuove assunzioni. Il personale lavora anche 16 ore al giorno e sono in numero inferiore ai minimi stabiliti. Non c’è sicurezza.