Carlo Mion ci spiega la situazione generale sui 12 milioni di Galan e altri imprenditori veneti.
Il giornalista, o come preferisce definirsi, cronista, Carlo Mion approfondisce l’argomento degli ultimi giorni riguardo i fondi neri trovati nei paradisi fiscali appartenenti a Giancarlo Galan e altri imprenditori veneti.
I soldi che Galan ha intascato con le mazzette, per i quali è stato condannato, sono spariti passando attraverso uno studio di commercialisti di Padova, scoperto dalle autorità attraverso varie intercettazioni e forse addirittura ad uno dei commercialisti che ad un certo punto ha deciso di collaborare. In realtà, continua Mion, il milione e mezzo che Galan ha intascato, non è stato ancora trovato: sono state trovate le tracce in un conto in Croazia, le autorità riescono a scoprire il percorso dei soldi ma non la loro destinazione.
Ancora circa una ventina di imprenditori veneti ha fatto uscire all’estero, in circa 5 anni, almeno 250 milioni di euro, una parte dei quali in un secondo momento reinvestiti nuovamente in Italia. Probabilmente in futuro emergeranno dall’inchiesta tanti altri imprenditori veneti che eludono le tasse italiane portando all’estero i loro contanti.
Secondo Mion il mondo dell’imprenditoria in Veneto si è diviso: chi ha la possibilità di disporre di fondi neri ha anche la possibilità di abbassare i prezzi o può comprarsi il politico di turno per vincere un appalto, tutti aspetti che chi lavora onestamente non riesce a fare, faticando a rimanere sul mercato con le proprie forze e con i propri sacrifici.
Il procuratore aggiunto di Venezia Stefano Ancilotto non si fermerà e continuerà ad indagare: secondo Mion è facile che emergeranno altri nomi nei prossimi mesi.