Carlo Trevisan: quando lo Stato può pagare una visita nel privato

C'è una legge, che in pochi conoscono, ma che può aiutare i cittadini nei costi per la sanità pubblica e nel privato

Nuova puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi dal titolo “Rispose sanitarie costose e lente ai cittadini ammalati”. In studio abbiamo: Roberto Barbiero, Pietro Gasparoni, Carlo Trevisan e Gianni Frasson.

Luigi Gandi:” Caro cittadino Carlo Trevisan. Lei ha trovato delle risposte importanti per i nostri cittadini che sono costretti ad aspettare mesi per una visita o un’operazione e che poi devono andare a pagamento. Che legge e cosa può fare un cittadino?”

La scoperta di Carlo Trevisan

Carlo Trevisan, cittadino di Venezia : “Il d. lgs. 124/1998 art. 3 comma 13 sostiene che se la visita specialistica fissata per una persona non viene effettuata entro ad un massimo di 60 giorni, durata della validità della ricetta,  il cittadino può rivolgersi ad una struttura privata e richiedere all’ASL e allo Stato il pagamento della visita.”

Luigi Gandi: “Quindi se entro i 60 giorni dal pubblico non si ha una risposta, per esempio dell’aneurisma del signor Roberto Barbiero, questi deve andare nel privato. Lui ha pagato 24 mila euro per l’operazione: potrebbe quindi facendosi forte di questo decreto tramite un legale farsi rimborsare dall’ASL?”

Carlo Trevisan : “Sulle operazioni non posso esprimermi. Per le visite specialistiche sicuramente. Per le operazione credo che serva qualcuno che stabilisca l’urgenza, perché non può essere un fatto soggettivo, ma sicuramente ci sarà una regolamentazione di questo”.

Il costo della sanità

Carlo Trevisan “Il problema è che noi dobbiamo pensare che quando è nata questa sanità nel 1978 abbiamo copiato a piè pari dalla sanità socialista inglese fatta dai laburisti. Non si è pensato che non eravamo in grado di reggere questa sanità. Sarebbe stato meglio se fosse fatta quella sanità mista di cui si parlava prima, come quella tedesca, dove il pubblico si integra con il privato.

Lo Stato non è in grado di sostenere questa sanità e quindi sta togliendo di fatto il personale che è il maggior costo e trasferendolo al privato. È una questione politica. Se guardiamo alla Lombardia, che è la regione più avanzata in Italia, vediamo quello che è il rapporto del privato nella sanità. Lo stesso Berlusconi va al San Raffaele, cos’è se non un ospedale privato.

Il tema è: come può un paese che non può sostenere questo regime di sanità pensare solo di prorogare ciò che non può essere prorogato. Bisogna trovare delle soluzioni integrate come in molti altri settori dell’organizzazione pubblica. Per avere una prenotazione del rinnovo del passaporto che mi scade il 30 luglio, ad esempio, ho avuto il primo appuntamento il 27 di dicembre. Di mezzo non ho il passaporto perché nei sei mesi prima della scadenza non è valido”.

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