Servizi Salute e benessere

Casa di Cura di Monastier: flash mob per i camici bianchi

L’emozione di “now we are free” del Gladiatore con la cornamusa. L'iniziativa è della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier presidio ospedaliero convenzionato e del Centro Servizi Villa delle Magnolie

“Ora siamo liberi” è la speranza di oggi. E’ la speranza di ognuno di noi perché mai come in queste settimane si è compresa l’importanza della libertà. Sono state le note di “now we are free” dal Gladiatore suonate dalla cornamusa di Francesco Zuccarello con la voce di Alessandra Panizzo a dire GRAZIE a tutti i camici bianchi, gli operatori della sanità che giorno e notte sono stati in prima linea per salvare tante vite umane. L’iniziativa é della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier presidio ospedaliero convenzionato e del Centro Servizi Villa delle Magnolie.

L’emergenza coronavirus

“L’emergenza coronavirus ha sconvolto la nostra quotidianità. Ha portato tanta sofferenza ma è stato proprio in questi giorni che si è capito il grande valore del lavorare insieme. Un grazie particolare a tutta la sanità veneta, ai medici, infermieri, operatori sanitari, amministrativi a tutti quelli che, mettendo a repentaglio anche la propria vita hanno “combattuto” contro il coronavirus per salvare tante vite umane ma anche a quanti hanno continuato a garantire il proprio impegno in ambito socio sanitario come tutti i nostri dipendenti della Casa di Cura Giovanni XXIII e del centro servizi Villa delle Magnolie. E’ stato anche grazie a loro che le nostre strutture si possono definire Covid-Free” ha commentato Gabriele Geretto Amministratore delegato della Giovanni XXIII.

Ringraziamento alla sanità

Davanti alla Casa di Cura e al Centro Servizi, rispettando le norme di distanziamento sociale e muniti di mascherine al volto, si sono riuniti oltre un centinaio tra medici, infermieri, operatori sanitari, amministrativi e tecnici. Presente anche il dottor Antonio Farnia, direttore dell’unità operativa di anestesia e rianimazione del Ca’ Foncello. “Sono stati due mesi veramente difficili e la cosa che più ricordo è l’aiuto di tutti.  Dagli operatori della portineria ai medici in prima linea alla popolazione che ha capito l’importanza di stare a casa. Senza di loro non ce l’avremmo fatta.

Grazie anche alla Casa di Cura Giovanni XXIII che proprio all’inizio dell’emergenza ci ha inviato i propri ventilatori polmonari che in quel momento non si riusciva a trovare. Sono stati importanti per salvare tante vite umane – ha detto il dottor Farnia – Sarà difficile dimenticare gli occhi di quei pazienti che coscienti capivano di quanto drammatica fosse la situazione.  Ma ce l’abbiamo fatta e secondo me ce la stiamo facendo”

Dalle finestre e terrazze l’emozione dei pazienti della casa di cura e degli ospiti anziani del centro servizi si è trasformata, alla fine, in un grande applauso; un grazie sincero a quelli che il dottor Marco Bassanello primario del Pronto soccorso della Giovanni XXIII e Covid Manager ha definito i veri EROI DEL 2020.

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