Correttivi caso per caso entro il 30 settembre è la promessa dell’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin a per tranquillizzare gli anziani spesso e con gravi disabilità legate alla salute che rischiano di essere sfrattati dalle case Ater.
Ma ai residenti delle case popolari di tutto il Veneto non basta al punto che i loro sindacati sono sul piede di guerra per ottenere il cambio dei parametri, all’origine della paura di perdere la casa che serpeggia tra gli inquilini.
Nella formula matematica prevista dalla nuova legge che assegna le case Ater secondo la Cgl non si possono ottenere variazioni del risultato aggiungendo che l’inquilino è disabile, o malato introducendo le ore pagate alla badante, le spese di ristrutturazione sostenute. Il limite secondo la Cgl va portato a 30 mila.
Non vanno considerati nel calcolo i trattamenti di fine rapporto o i risarcimenti assicurativi, né il patrimonio immobiliare non remunerativo». Queste le richieste della nuova che gli inquilini si accingono a presentare a Luca Zaia preannunciando un autunno caldo.